Operazione “Piccadilly 2” delle Fiamme Gialle di Latina. Riciclaggio transnazionale a carico di due professionisti del Sud Pontino
 
Tribunale di Napoli Nord, Avv. Nicola Trisciuoglio: Il controesame del luogotenente evidenzia le crepe dell’accusa e la infondatezza delle ipotesi di reato contestate.
 
(ASI) "È la storia incredibile di Gianpaolo Cretella imprenditore di Gaeta da oltre vent’anni impegnato in attività societarie nel Regno Unito - e del suo socio P. F. difeso dall’Avv. Felice Belluomo Presidente della Camera penale di Napoli Nord - in custodia cautelare massima da dodici mesi nell’inferno del Carcere di Poggioreale a Napoli dove ha tentato il suicidio e vive in condizioni di depressione psichica e in stato di deperimento organico che evidenziano una assoluta incompatibilità con il regime carcerario.
L’accusa di riciclaggio transnazionale sarebbe avvenuta, secondo la Procura di Napoli Nord sulla base delle indagini delle Fiamme Gialle di Latina, attraverso le società londinesi del Cretella.
C’è però che al più semplice dei controesami del teste dell’accusa - un luogotenente della Guardia di Finanza di Formia che ha svolto le indagini - emerge la totale estraneità dell’imputato alle ipotesi di reato contestate.
Nessuna delle società londinesi del Cretella è coinvolta in ipotesi di riciclaggio di danaro per ammissione dello stesso teste dell’accusa essendo estraneo il Cretella all’appartenenza a dette società in capo ad altri soggetti. 
L’unica società che secondo la Guardia di Finanza di Formia sarebbe coinvolta in una ipotesi di riciclaggio - indimostrata se non a parole e senza alcun riscontro o prova fattuale - è stata gestita dal Cretella dal 10 al 30 maggio 2018 e tanto evidenzia una evidente impossibilità dello stesso ad aver compiuto presunte operazioni di riciclaggio atteso che la data delle operazioni bancarie 'incriminate' risalgono a mesi successivi il periodo di gestione della società da parte del Cretella che, peraltro, non aveva alcun potere di firma per stessa ammissione del luogotenente della GdF che ha svolto le indagini.
Una capitolazione dell’accusa, dunque, priva di riscontri fattuali e giuridici nella quale le presunte società coinvolte sono venute fuori da intercettazioni e da consultazioni senza alcun valore di certificazione legale.
Siamo al parossismo…
Ed è su tali basi che un onesto cittadino e lavoratore sta scontando una drammatica custodia cautelare nell’inferno del carcere di Poggioreale.
Nelle prossime ore il Tribunale Collegiale della I Sezione Penale del Tribunale di Napoli Nord si pronuncerà sull’istanza “de libertate” promossa dalla difesa del Cretella."
Così in una nota l’Avv. Nicola Trisciuoglio difensore di Cretella Gianpaolo subentrato ai precedenti difensori.
 
 

 

 

 

 

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