Apposta targa nei fondali di Acireale sul relitto piroscafo giapponese “Taikosan Maru”. Assessore Samonà:  operazione di verità storica e un recupero della memoria”

(ASI) Palermo – La Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, diretta da Ferdinando Maurici, ha deposto una targa commemorativa nei fondali della “Timpa” di Acireale nel luogo in cui è stato individuato il relitto del piroscafo giapponese “Taikosan Maru”, affondato il 14 dicembre del 1917 a seguito della collisione con il piroscafo “Ancona”.

La posa della targa - portata a termine dalla Soprintendenza del Mare e dell’Associazione “Futuro Mare” di Aci Castello, dopo un rinvio dovuto alle cattive condizioni del mare - costituisce una prassi virtuosa nell’attività di valorizzazione dei Beni culturali subacquei, ancor più preziosa perché svolta con la fondamentale collaborazione e il supporto delle comunità locali che rappresentano le prime depositarie della storia e della conoscenza del territorio.

Con l’apposizione di una Targa al relitto - sottolinea l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà - si dà adeguata visibilità e riconoscimento a un bene culturale sommerso, a lungo erroneamente identificato con la nave italiana Terni. L' identificazione del relitto e la sua corretta individuazione costituisce un’operazione di verità storia e di recupero della memoria del contesto di cui il relitto costituisce testimonianza”.

La targa, il cui posizionamento è stato attentamente valutato dalla Soprintendenza del Mare in relazione alla precarietà delle strutture metalliche destinate ad accoglierla, è stata collocata sulla poppa della nave, a una profondità di 34 metri.

La posa della targa è stata effettuata dall’Associazione “Futuro Mare” di Aci Castello sotto la vigilanza del personale del Nucleo Subacqueo della Soprintendenza del Mare che ha svolto l’attività di alta sorveglianza. Un sentito ringraziamento va indirizzato a Carmelo La Rocca, Mario Gangi, Andrea Di Mauro, Guido Capraro, Luca Privitera, Carmelo Mannino, Nina Testaverde e Darryl Overby.

 

_Foto Stefano Vinciguerra

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