Mani Pulite, Fusaro: "Giudice dispone archiviazione a mio carico su frase inerente a colpo di stato"

fusaro1 copy(ASI) "Carissimi Amici, è con grande giubilo e con somma baldanza che vi comunico l’esito positivo di una vicenda giudiziaria in cui il sottoscritto è stato chiamato in causa ottenendo dal giudice una ordinanza favorevole.

Nei giorni scorsi il Tribunale Ordinario di Milano, GUP Dott.ssa De Pascale, ha infatti disposto l’archiviazione degli atti del procedimento per diffamazione aggravata (art. 595 co. 2, 3 e 4 c.p.) che mi vedeva indagato.

La domanda proposta Francesco Saverio Borrelli, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo, tutti facenti parte del “pool Mani Pulite” riguardava l’affermazione da me pronunciata durante la trasmissione “L’aria che tira” andata in onda sul canale La7 il 19 ottobre 2017 durante uno scontro dialettico con Antonio di Pietro: “Mani pulite nel 92’ fu un colpo di stato con il quale si distrusse una prima repubblica fondata sui diritti sociali dei lavoratori”.

Asserendo che l’affermazione in questione, definita dai querelanti “infamante”, fosse lesiva della propria reputazione, i tre ex magistrati portavano avanti la richiesta di diffamazione aggravata chiedendo la condanna.

Così lo scorso 21 ottobre si è arrivati al verdetto finale che ha visto felicemente accolte le tesi difensive del sottoscritto magistralmente difeso dagli avvocati Vincenzo Gallo e Mario Gallo, ai quali va il mio più sentito ringraziamento per l’opera prestata con perizia riguardo una questione complessa e dall’esito di certo non scontato.

L’inchiesta giudiziaria è culminata dunque con un decreto d’archiviazione da parte del Tribunale di Milano, avendo considerato, il Giudice, che in un eventuale giudizio l’accusa non sarebbe stata sostenibile, affermando in sostanza che mani pulite è stato un "fatto" sociale così multiforme e deflagrante che ognuno ne può avere una percezione e rileggerlo storicamente secondo la propria sensibilità, ancor più in un contesto di critica politica. Nunc est bibendum".

Lo scrive, sulla sua pagina Facebook, l' autorevole Professor Diego Fusaro. 

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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