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Il pensiero politicamente corretto corre in rete, anche attraverso i videogiochi
(ASI) Quando le grandi “democrazie” atlantiche decidono di passare all’azione non lasciano nulla la caso e agiscono a 360 gradi. L’ultima dimostrazione si ha ora che la grandi lobbycrazia a stelle e strisce insieme a Francia e Inghilterra ha dichiarato una guerra unilaterale alla Libia sostenendo, tra le due parti in causa, i ribelli precedentemente armati dallo stesso inquilino dell’Eliseo, il presidente transalpino Sarkozy. Il modo d’agire degli atlantici in materia è noto: screditare in tutti i modi la controparte, in Italia c’è chi la chiama macchina del fango senza rendersi conto di esserne un ingranaggio loro stessi. Prima Gheddafi è stato screditato in tutti i modi da quegli stessi alleati che prima facevano affari d’oro con lui, clamoroso il caso britannico che qualche mese fa ha consegnato uno dei terroristi della Lockerbie, in cambio di affari per la BP, e che ora si è improvvisamente ricordata delle venature terroristiche di Gheddafi.

Dieci giorni fa sono così iniziati i bombardamenti sulla Libia per abbattere il Raìs però essendo, come anticipato sopra, una guerra unilaterale e d’invasione ecco che gli atlantici hanno anche pensato a come convincere della bontà del loro operato l’opinione pubblica.

Da alcuni giorni è infatti disponibile in rete in videogioco dal gusto quantomeno discutibile.

L’oggetto in questione si chiama Slap Gheddafi, ovvero colpisci il Raìs libico con una pantofola.

La descrizione di gioco per gli italiani è quanto mai eloquente sul suo intento propagandistico tanto che, testualmente, recita: “Non ne potete più delle idiozie proclamate da Gheddafi? Appoggiate anche voi il dissenso popolare libico nei confronti del dittatore? Allora dimostratelo in questo divertente gioco di satira politica e, durante un comizio, levatevi le ciabatte ed usatele per colpire Gheddafi così forte da scaraventarlo il più lontano possibile”.

Insomma, la guerra globale all’autodeterminazione del mondo arabo è iniziata e nulla può essere lasciato al caso.

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