Gli scacchi internazionali trovano casa in Umbria. Martha Fierro, neo eletta vice-presidentessa della Federazione Internazionale tra gli umbri di adozione

(ASI) L’Umbria si sa è una meta ambita da turisti e da persone che passando per la regione se ne innamorano e decidono di vivere nel cuore verde d’Italia.

È questo il caso di Martha Fierro, americana di nascita ma ecuadoregna di origini, che ormai da anni vive in Umbria, dove insieme al Grande Maestro Roberto Mogranzini ha fondato Accademia Internazionale di Scacchi, e che da poche ore è ufficialmente il “numero 2” del mondo scacchistico internazionale.

La Fierro ha iniziato giovanissima a giocare e vincere prima negli Stati Uniti, dove è nata, e poi nel  mondo, partecipando a tornei internazionali e manifestazioni  sportive sparsi per i cinque continenti. Poi nel 2006 decide di venire in Umbria e da quel momento si allontana solo per brevi trasferte, considerando la regione come la sua nuova casa.

In occasione delle Olimpiadi di Scacchi a Tromso, in Norvegia, si sono svolte le elezioni del direttivo internazionale, durante le quali il russo Kirsan Ilyumzhinov è stato rieletto come presidente della Federazione Internazionale di Scacchi (FIDE) per un nuovo mandato di quattro anni. L’ex Presidente della  Repubblica di Kalmykia, da anni ammiratore del lavoro della Fierro come istruttrice e giocatrice di scacchi, nonché come segretaria della sezione femminile della FIDE (WOM), ha da subito fortemente voluto la presenza dell’umbra di adozione nella sua lista, che ha stracciato quella avversaria dell’ex campione del mondo Kasparov.
A dare prova del valore dell’alleanza tra la Fierro e il rieletto presidente Ilyumzhinov è stata l’unanimità dei voti ispanici, tutti in loro favore, e soprattutto a sostegno della rappresentante latinoamericana, che ora potrà al meglio rappresentare le Americhe all’interno del Consiglio Direttivo Internazionale.

Alle domande che le vengono poste, la Fierro sorride come se non desse così tanta importanza al ruolo che da oggi ricoprirà, in fondo vive di scacchi da sempre e solo una con l’aria da professionista come lei può meglio rappresentare giocatori e federazioni nazionali negli alti piani dirigenziali.

In attesa del suo rientro in Umbria, dove la attendono grandi festeggiamenti, la neo vicepresidente della FIDE aspetta con calma di sapere chi vincerà le Olimpiadi degli Scacchi tutt’ora in corso a Tromso.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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