Pallavolo. La Serie A1 Superlega di pallavolo è realtà

(ASI) - Quella che ad aprile sembrava solo un'idea, ora è realtà: è nata ufficialmente la Serie A1 Superlega di pallavolo maschile. Riunitesi negli giorni scorsi a Bologna, Consiglio di Amministrazione e Assemblea ordinaria della Lega hanno deliberato la nuova formula del campionato che non prevede più il classico meccanismo della promozione e retrocessione ma si basa sulla concessione  ai diversi club di licenze di partecipazione.

 

Nella stessa occasione sono stati approvati il Regolamento Organico e i regolamenti di ammissione alla Superlega A1 e alla serie A2.

 

Chi parteciperá. Hanno acquisito la licenza per la Superlega tutte le società aventi diritto ad iscriversi al campionato 2014/2015 - quindi anche le neopromosse Vero Volley Monza, Tonazzo Padova e Powervolley Milano, che ha acquisito i diritti di Tonno Callipo Vibo ValentiA -, mentre dalla stagione 2015/2016 la squadra

prima classificata in A2 potrà presentare domanda di attribuzione della licenza per la A1. Altra possibilitá, la cosiddetta wild card, potrà essere assegnata alla squadra finalista della A2 per il passaggio di categoria, purchè dimostri di avere i requisiti richiesti.

 

Come funziona. La licenza concessa a ciascuna società ha validità complessiva di sei anni, ma al termine della terza stagione la Lega e la Federazione verificheranno la possibilità di prolungarla per un altro biennio, in pratica un 4+2 con verifica intermedia. Per il mantenimento della licenza stessa, oltre la risultato sportivo, dovranno essere assicurati alcuni parametri che vanno dalla vendita di prodotti con marchio della societá e uso di nuovi mezzi di comunicazione - ad esempio i canali YouTube dei club.

 

Bonus e malus. La revoca della licenza avverrá a seguito di periodiche verifiche che riguarderanno tre aree diverse nell'arco del biennio con un calcolo di penalità. Verranno penalizzate le ultime due squadra classificate, chi non avrà rispettato gli impegni econimici come il pagamento degli stipendi, la cui verifica sarà effettuata con quattro scadenze annuali e sottoposte alla firma degli atleti, e chi non avrà riempito a sufficienza gli impianti sportivi. Il regolamento per questo parametro fissa l'80% della capienza massima, con il solo 20% di ingressi omaggio; in termini assoluti si parla di 2000 spettatori fino alla stagione 2017/2018 quando l'asticella sarà alzata a 3000.

Le società potranno invece ottenere dei bonus (che annulleranno le eventuali penalità) se raggiungeranno questi obiettivi: partecipazione diretta ai campionati giovanili Under 13 (o 14), 15, 16, 17 o 19 (o Junior League), obiettivo questo che ha come sottofondo la necessità di ridare slancio ai settori giovanili delle squadre e coltivare un vivaio proprio, la già citata attività di merchandising, la presenza di sala ospitalità e un numero elevato di contatti (almeno 80.000 l'anno) su You Tube.

 

Per affrontare e gestire tutte le novità introdotte dalla riforma le società avranno tempo fino al 18 giugno 2014, termine ultimo per la presentazione della domanda di ammissione al campionato alla Commissione competente. Il termine per la cessione del titolo invece è l'11 giugno 2014.

 

Chiara Scardazza - Agenzia Stampa Italia

 

Continua a leggere