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 Simone Farina del Gubbio in nazionale per meriti morali.

 

(ASI) Simone Farina del Gubbio convocato da Prandelli per la Nazionale. Un giocatore di serie B con la massima rappresentativa del calcio italiano non è una novità ma, stavolta, è del tutto nuovo il motivo ed il significato simbolico della convocazione. “E’ un modo per ringraziarlo”, ha spiegato il CT azzurro. Ringraziarlo, ovviamente, per aver fatto saltare il tappo della nuova vicenda del calcio scommesse con la sua denuncia del tentativo di corruzione di cui era stato oggetto. Il giocatore del Gubbio, avvicinato per addomesticare i risultati delle partite con la promessa di ricevere 200.000 euro (più del doppio del suo ingaggio annuale con la squadra umbra) ha denunciato la cosa e, di fatto, ha fatto partire la rumorosa indagine della Procura di Cremona che ha già messo nel mirino molti nomi eccellenti del calcio italico, a partire da Doni. Un gesto tanto più apprezzato perché Farina non è nemmeno titolare fisso nella sua attuale squadra e viene da anni di anonimato nella provincia calcistica italiana: Cittadella, Celano e, da quattro anni, nella città dei Ceri. Ciò malgrado, Farina sarà azzurro tra gli azzurri che Il 27 febbraio si raduneranno a Firenze per preparare l’amichevole di Genova contro gli Stati Uniti, l’ultimo e unico test prima che a maggio cominci il ritiro per l’Europeo. E ci sarà con tutti i crismi dell’ufficialità: riceverà una regolare convocazione dalla Federazione. Sarà, per lui, un ritorno in azzurro dopo 13 anni: nel 1998, infatti, Farina fece parte della rappresentativa Under 15. Allora era una promessa delle giovanili della Roma, giocava con Aquilani e De Rossi, due che rivedrà il 27 febbraio e che, al contrario di lui, hanno fatto molta strada nel calcio.

Inevitabilmente di farina si sono occupati anche i social network: da qualche giorno su face book sull’argomento c’è una pagina aperta che ha superato le mille adesioni intitolata: «Simone Farina in Nazionale per una partita. Pare che Prandelli abbia preso la sua iniziativa senza saperlo. «Mi è piaciuto quello che ha fatto Simone - spiega il ct - perché ha dimostrato un grande coraggio e una forza interiore straordinaria. Adesso sta a noi non abbandonarlo perché un gesto come il suo, in un ambiente lontano dai riflettori, non è semplice».

Se il mondo del calcio cercava uno spunto per riflettere sulle proprie degenerazioni da mercato sottobanco delle star system e dei loro codazzi di accompagnatori-procuratori-faccendieri, Farina con il suo gesto glielo ha dato. E Prandelli, con l’annuncio della convocazione, ha chiaramente fatto capire cosa intende quando parla di calcio che torni ad entusiasmare la gente senza più ubriacarla.

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