L'Inter aspetta lo Slavia Praga. Conte: «Io male in coppa? Sono i sapientoni a dirlo»

IntelSlaviaPragaI nerazzurri pronto al debutto in Champions League. La coppia Lautaro-Lukako per battere ai cechi


(ASI) «Coraggio e intensità», sono queste le parole d'ordine di Antonio Conte per vincere a San Siro contro lo Slavia Praga nella prima partita della Champions League 2019-20. Il mister sa che i cechi sono una squadra molto fisica con la quale non si potrà abbassare la guardia, in vista dei ben più impegnativi match contro Barcellona e Borussia Dortmund. Tre punti pesanti da conquistare sin da subito, dando conferma di quanto di buono si è visto in campionato contro Lecce, Cagliari e Udinese.
«Da tecnico ho partecipato tre volte alla massima competizione continentale con squadre appena nate. Dire che non sia un allenatore adatto per la Champions League è l'opinione dei sapientoni. La settimana libera può essere utile per affinare gli schemi, ma l'Europa resta uno stimolo per i giocatori e per il club». In passato Conte è stato eliminato agli ottavi con il Chelsea contro il Barcellona e ai quarti al primo tentativo, eliminato dal Bayern Monaco. Solo una volta ai gironi per mano del Galatasaray di Wesley Sneijder.
Dopo l'ultimo allenamento Romelu Lukaku sta meglio con il mal di schiena e potrebbe partire dal primo minuto, affiancato da Lautaro Martinez, rigenerato dopo la tripletta al Messico con l'Argentina. Fischio d'inizio alle 18:55, il resto della formazione conferma i pronostici. Handanovic in porta, difeso dal terzetto Skriniar-Godin- De Vrij, Vecino, Sensi e Brozovic a centrocampo con Lazaro e Asamoah sugli esterni.
In 20 giorni i nerazzurri saranno chiamati a dare il massimo: fino a domenica 6 ottobre, giorno della super sfida in casa con la Juventus, gli avversari della squadra di Steven Zhang saranno il Milan nel derby di sabato, la Lazio in casa, la Sampdoria a Marassi e il Barcellona in trasferta. Ma il diktat del mister è preciso: «Non è il momento di porci obiettivi o limiti. Solo strada facendo capiremo dove possiamo arrivare».
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia

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