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Calcio. Trofeo TIM: l’Inter si mangia il cocomero.
(ASI) L’Inter nonostante il calciomercato convulso, un po’ opaco, ma capace di concretizzare al momento opportuno si è aggiudicata per la settima volta il triangolare che vede Inter, Juve e Milan a contendersi il Trofeo Tim.

In una Bari piena di juventini, i neroazzurri hanno imposto il risultato, anche se le cose giocate migliori sono state della Juve, fermata più dalla sfortuna. Il Milan ha messo in campo le riserve e senza Thiago Silva, Seedorf, Ibraimovich e Pato proprio non si può giudicare. L’Inter si riprende una mini rivincita dopo la sconfitta in Supercoppa italiana a dispetto dei cugini, che questa volta escono con le ossa rotte. Festeggia a parte Vucinic, eletto come miglior giocatore e si candida per una rosea stagione, insieme alla sua nuova squadra.

Juve-Inter: 6-7(d.c.r) (1-1). Juve brillante ma sfortunata.

Non sarà una Juve come quella degli scorsi anni. C’è qualità e gioco e i primi 45’ hanno letteralmente dato ragione ai bianconeri davanti a un Inter, spesso ingabbiata dai fraseggi e dalle verticalizzazioni juventine, manovrate da un Pirlo superlativo. L’Inter aveva molti assenti, ma la Juve punge da subito e dopo una prima palla goal, ha siglato Vucinic un bel goal sul una palla calibrata di Pirlo. L’inter si risveglia e dopo una dormita di Bonucci su l’ex compagno Ranocchia che trafigge di testa il buon Storari. Poi è sempre Juve, ma non colpiscono la rete. Ai calci di rigori vince l’Inter, per gli errori di Pasquato e Barzagli (decisivo), Del Piero, Vucinic, Pirlo, Bonucci invece hanno segnato; per l’Iner ha sbagliato solo Pandev, mentre in goal Pazzini, Thiago Motta Snejider, Stankovic, Ranocchia, Samuel. Concludendo la Juve è apparsa tonica e vivace, si vede il lavoro di Conte, mentre manca qualcosa sulla sinistra, dove Pasquato si è dimostrato un po’ timido e in difesa: a Marotta il compito di finire. L’Inter aveva molti assenti, ma c’è da lavorare, manca il gioco e dopo la partenza di Eto’o c’è bisogno di intervenire.

Juventus-Milan: 2-1. La strana partita di Vidal.

Juve stravolta nel modulo con un 4-3-3, divenuto poi in corso d’opera 4-4-1-1, con un Vidal, osservato speciale, fuori dai giochi, mentre il Milan con un’iniziale super Cassano, spinta da Boateng colpisce subito, con un altro errore di Bonucci, il Milan sballotta la Juve, poi l’oggetto strano Vidal vede Roma distratto e con un tiro angolato pareggia. La Juve soffre senza le due punte e così dopo i vari giovani come Spinazzola, Marrone e Ruggiero rientra Vucinic e la Juve sale in cattedra, il Milan si rivede con un tiro di Ganz (il figlio di Maurizio) e poi però ancora Vidal, che già era cresciuto, distinguendosi nei contrasti e per aver preso una traversa, inventa un assist, che il quasi neoventisettenne Matri, in avvitamento trasforma in goal, per la gioia del popolo bianconero. Una Juve diesel, che con il 4-3-3 e 4-4-1-1 ha sofferto e nel 4-4-2 ha imposto il suo gioco. Vidal non è nei meccanismi, gli manca la forma, ma ha i numeri buon tiro, grinta e inventiva: sembra proprio un bel colpo!

Milan-Inter: 0-1. Il ritorno del Principe.

Un Milan pieno di riserve con il solo Ambrosini e Cassano, uscito dopo poco sfida un Inter dalle tinte argentine con Cambiasso, Zanetti, Alvarez e Milito. Proprio questo si dimostra vivace colpendo una traversa; poi il Milan sale sfiora il goal con Quinsley Boateng (quello più giovane e non parente di Kevin Prince), ma poi su un lancio di Cambiasso, il Principe con un tocco vellutato inganna Roma, Oddo e Bonera. Senza cambi il Milan non crea più nulla e l’Inter si coccola la vittoria, allontanando i malumori del mercato.

 

Classifica:

1- Inter p. 5

2- Juve p. 4

3- Milan p. 0

 

Albo d’oro:

1- Inter 7 titoli

2- Milan 2 titoli

3- Juve 1 titolo

Daniele Corvi- Agenzia Stampa Italia

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