Le Bandiere del Calcio: Raul Gonzalez Blanco (Seconda parte)

(ASI) A questo invidiabile palmarès, Raùl abbina anche molteplici record e riconoscimenti individuali.

I primati di presenze e reti nella storia del Real in assoluto (741 caps e 323 gol), nella Liga (550 e 228) e nelle coppe internazionali (142 e 70), miglior marcatore in assoluto delle coppe europee (74 reti), giocatore con più presenze e reti in Champions league (144 e 71), 2 volte “pichichi” della Liga (98-99 e 2000-01), 2 volte capocannoniere di Champions (1999-2000 e 2000-01), 5 volte miglior calciatore spagnolo (1996-97, 1998-99, 1999-2000, 2000-01, 2001-02), e tanti altri.

Cifre da capogiro, oggi diremmo “tanta roba!”.

Per questo quando il 26 luglio 2010, Raùl ha annunciato il suo addio al Real Madrid, le merengues hanno perso un leader, un trascinatore e parte della sua anima.
L’unico rimpianto di una così bella carriera è quello di non aver mai vinto in nazionale, anzi l’ironia della sorte ha voluto che la Roja abbia cominciato a vincere appena dopo il suo ritiro Resta comunque il fatto che con la maglia della Spagna ha realizzato 44 reti in 102 presenze, risultando secondo nella classifica cannonieri di tutti i tempi.
ANEDDOTI
Raùl in una recente intervista ha ammesso di tifare Atletico Madrid, in quanto discendeva da una famiglia di colchoneros, compreso il padre, che da piccolo spesso lo portava al Calderon.
–Interpellato dai giornalisti alla vigilia di Schalke 04 Inter, disse di essere stato ad un passo dal trasferirsi in una squadra italiana nel 2002 (senza però precisare quale), tanto da essersi già rassegnato all’ idea di abbandonare la sua Madrid.
–Si dice che quando il presidente Gil abolì il settore giovanile, un dirigente propose di promuovere Raùl in prima squadra già a 15 anni, ma Gil si rifiutò di pagargli l’ abbonamento per l’ autobus e lui non firmò il contratto da professionista
-Un giovane tifoso delle merengues al momento del passaggio di Raùl allo Schalke 04, ripudiò la sua fede nel Real e decise di trasferirsi a Gelsenckirken pur di seguire partita dopo partita il suo idolo.
DICHIARAZIONI
Su di lui si sono espressi lodandone le doti tecniche e umane anche alcuni autorevoli dirigenti, suoi ex compagni e illustri avversari:
- “ E' un giocatore severo, quasi austero, che cerca sempre il modo migliore e la via più diretta per portare la sua squadra alla vittoria. Tutto quello che fa lo fa per la squadra. Questa austerità e il suo carattere riservato lo allontanano dai riflettori della pubblicità e delle “stelle”...e ciò si ripercuote ingiustamente sul riconoscimento alla sua carriera” dichiarò Jorge Valdano.
-“Raùl è la mia bestia nera” Jesus Gil 29/10/99
-“Raùl è un vincente, è l’eredità del Real Madrid” Fabio Capello 15/11/99
-“Raúl è uno dei migliori d'Europa E 'lo spirito del Real Madrid E' come Matthäus per noi:.. Indispensabili, e con un brutto taglio di capelli” Franz Beckenbauer 09/05/2000
-“Per quanto mi riguarda direi che i miei giocatori preferiti in Europa sono Raúl e Figo” Zinedine Zidane 12/02/04
-“E’ uno dei pochi che se avessi avuto un problema sarei andato da lui piuttosto che da mia madre” Fernando Hierro 27/09/2007.
Questo è Raùl, un calciatore tatticamente intelligente, sempre nel posto giusto al momento giusto, dotato di infinita tecnica e un fiuto del gol fuori dall’ ordinario, è sposato da più di 15 anni e padre di 5 figli, ed ancora oggi dedica ogni gol alla moglie baciando la fede nuziale. Insomma incarna perfettamente i valori, gli ideali e la pulizia di questo sport, il classico esempio da mostrare ai bambini che vogliono intraprendere questa strada, perchè di giocatori così ne nasce uno ogni secolo, e chiunque abbia avuto la fortuna di ammirarne le prodezze, dovrebbe sentirsi davvero onorato.

Alessandro Antoniacci - Agenzia Stampa Italia

 

 Le Bandiere del Calcio: Raul Gonzalez Blanco (Prima parte)

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