Amichevoli. Perugia-Spal 1-1. In attesa degli acquisti per entrambi, gli umbri fermano una squadra di serie A.

pgspal(ASI) Perugia, discreta la prima. In attesa dei rinforzi (il trequartista, il regista, un laterale sinistro difensivo, una mezzala e un attaccante) la squadra di Giunti al suo vernissage stagionale, impatta con la Spal, neopromossa in A (anche se i ferraresi non hanno destato una grande impressione) e non sfigura.                                                                                                                                                          È calcio d’estate, di prima estate, e il giudizio non può che restare sospeso. Anche perché, come si sa, la squadra di Santopadre è destinata ad essere sostanzialmente cambiata dagli innesti. Ma qualcosa si è visto, qualche traccia si può già esaminare. La difesa è il reparto meno da studiare, perché è quella dello scorso anno, con Alhassan precario e Del Prete tanto importante quanto fisicamente da verificare (stasera è uscito precauzionalmente per un indolenzimento al polpaccio). In mediana, Brighi adattato a metronomo (il vertice arretrato del rombo, nel 4/3/1/2 di Giunti) non ha sfigurato, ma quello non è il suo ruolo. Buonaiuto in mediana e Terrani dietro le punte sono altri adattamenti: i due si sono impegnati e anche con qualche buono spunto, ma si attendono giocatori di ruolo per un vero stato di qualità. Davanti, è piaciuto Cerri, manovriero e votato a costruire chiamando avanti i mediani e fraseggiando con Di Carmine. Deve maturare, e farà parte di questa crescita anche il fatto di diventare più egoista in fase conclusiva, visto che stasera ha talvolta ecceduto in generosità. Però, nel complesso, l’attaccante di scuola Juve è promosso per vivacità e personalità. Tatticamente, poi, è piaciuta la capacità dei grifoni, specie nel primo tempo, di non buttarsi allo sbaraglio di fronte ad una Spal molto fisica e brava ad intasare la mediana per ripartire in verticale. I grifoni hanno ragionato, non son caduti nella trappola: al momento giusto, hanno giocato palla indietro e costretto i ferraresi a venire avanti. Bene Bandinelli, giocatore di sicura prospettiva, capace d fare bene le due fasi e di proporsi anche alla conclusione (suol il gol del vantaggio). Il Perugia di Giunti, rispetto a quello di Bucchi, si difende anche basso, e questa è un’altra novità sul piano tattico. Nel complesso, comunque, tutto sarà da rivedere in maniera piú probante quando arriveranno gli innesti tanto attesi e, per quel che si è visto, assolutamente indispensabili, a meno di un mese dall’inizi del campionato, per supportare le ambizioni dichiarate dalla società.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

Continua a leggere