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Calcio Serie A. L’uomo del Ponte riapre la lotta scudetto.
(ASI) Sono passati otto anni da quel Perugia, con in panchina Cosmi, davanti Miccoli e a regista Liverani che vinceva con il Milan, addirittura anche a San Siro. Ma qualcosa di quella grande squadra che sfornava inediti campioni e che ora purtroppo milita in serie D è rimasta in serie A e precisamente a Palermo.

Il Palermo dopo cinque sconfitte di fila si trova di fronte la capolista Milan da fronteggiare. Nonostante un Zamparini furioso e sempre in agguato di prendere provvedimenti, Cosmi già in conferenza stampa aveva detto che l’importante era ritrovare la rabbia e la squadra prima di tutto e poco importava la scelta dei giocatori. Giocando d’azzardo ha tenuto in panchina il figlioccio Miccoli e ha messo a centrale il contestatissimo Gojian. Neanche a dirlo quest’ultimo dopo dieci minuti ha trovato la rete, seppur in posizione irregolare. Ci si aspettava la reazione rossonera, ma i siciliani hanno tenuto le redini del gioco con un Pastore ispiratore, che ha servito tanti palloni, ma che non sono stati concretizzati. Zamparini si lamentava dei goal presi, ma la difesa predisposta da Cosmi ha tenuto e Sirigu si è superato su Robinho e ancor di più con Gattuso.

Cosmi ha riportato lo spirito battagliero di quel Grifo glorioso, dandolo a un Palermo che sembrava smarrito e che ora rincorre l’Europa. Oltre a ciò l’impresa del Perugia ha riaperto il campionato con tanti ringraziamenti dei tifosi dell’Inter, tra cui un altro ex grifone Materazzi che, via sms, aveva scritto all’ex tecnico “non ti dimenticare delle vecchie tradizioni”. Cosmi se le è ricordate.

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