Umbria. Massimo Moratti inaugura lo stadio di Tavernelle intestato a suo padre Angelo.

(ASI) Perugia. Massimo Moratti, accompagnato da sua sorella Maria Rosa e da Salvatore Bagni ha fatto tappa a Tavernelle, graziosa cittadina alle porte di Perugia, dove è stato protagonista di un importante evento sportivo.

Accolto da un bagno di folla entusiasta e festosa, con cui Massimo Moratti si è piacevolmente e con grande pazienza intrattenuto, l'ex Presidente dell'Inter e sua sorella sono stati ospiti d'onore alla cerimonia che ha visto l' intitolazione dello stadio a sua padre Angelo Moratti. L'iniziativa è stata voluta dall'ASD Tavernelle, società che milita nel campionato di promozione umbro, che con il presidente Mauro Antolini e tutto il consiglio ha incontrato l'assenso del Comune di Panicale, titolare della struttura. La famiglia Moratti ha avuto un forte legame con la Valnestore ed è stato molto emozionante vedere il grande e sincero affetto che la cittadina ha tributato a Massimo d Maria Rosa Moratti e viceversa. Un trait d'union con il territorio che si rinnova. Infatti, Angelo Moratti arrivò a Tavernelle negli anni trenta del secolo scorso quando, da semplice rappresentante di lubrificanti per veicoli, decise di acquistare una partecipazione nella Società Mineraria Trasimeno, società specializzata nell'estrazione di lignite lago non distante dalla Valnestore. Durante la guerra, tra le attività collaterali a quella propriamente lavorativa, Moratti organizzò la squadra di calcio, fatta da minatori e dipendenti, chiamandola "Somintra", acronimo delle lettere iniziali della società estrattiva, di cui divenne presto l'unico proprietario. Le maglie della squadra erano a strisce nerazzurre, come quelle dell'Internazionale e Moratti fece costruire un campo sportivo per ospitare le partite della squadra. La storia parla di partite epiche contro avversari di centri maggiori, e di una scalata alla serie C fallita solo dopo uno spareggio perso con l'Orvietana. Moratti visse in quegli anni a Tavernelle, dove in molti che allora giovani lo videro e frequentarono, lo ricordano ancora. Tra l'altro, si deve a lui la costruzione a ridosso del centro storico del Villaggio Enel per i lavoratori della Società Mineraria, zona oggi divenuta residenziale dopo interventi di riqualificazione. La presenza di Moratti come imprenditore si protrasse, con alterne vicende, fino ai primi anni sessanta, quando avvenne la nazionalizzazione dell'energia attraverso la creazione di ENEL, che rilevò tutte le centrali esistenti, tra cui quella costruita da lui, in società con il gruppo Pesenti, nel 1958 e che è rimasta in funzione fino alla fine del secolo.
Redazione  Agenzia Stampa Italia

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