Frosinone. Un’altra tragedia. Una maledizione che si ripete. Il sogno della A svanisce e il Parma torna nel calcio che conta.  Uniti scriviamo la storia...diritti verso la vittoria! Carica!

FOTO FROSINONE FOGGIA2(ASI) Frosinone. Questo il mega striscione comparso ieri dalla Curva Nord con una coreografia di colori e tifo da lasciare senza parole. Al “Benito Stirpe” all’ultima di campionato che valeva la serie A diretta è successo di tutto. Euforia e colori di una città intera festante.

Tifo assordante e poi al fischio finale di Sacchi la triste realtà, nessuna promozione per adesso. Bisogna giocare di nuovo i maledetti play-off partendo da terza classificata. Il Parma vince e festeggia la A. Questo è il calcio, bello, fatto di emozioni positive e negative. E va accettato. Non era destino che i canarini tornassero ad assaporare le prelibatezze della massima serie. Ripartire adesso si deve e si può per mille motivi perché non ci si può arrendere. Bisogna ritrovare le energie fisiche e soprattutto mentali in questi momenti. Ci sono ancora delle battaglie che sul campo vanno giocate ed onorate.
Contro il Foggia è stata partita vera. Gli ospiti alla vigilia avevano detto di venire a Frosinone non per fare la passeggiata e così è stato. Gli uomini di Stroppa hanno messo in difficoltà i canarini per gran parte della partita e gliene va dato atto. Longo non cambia né formazione né modulo per il vecchio detto calcistico che squadra che vince non si cambia. La cronaca: il Foggia sin dal fischio di inizio parte bene mettendo per tutto il primo tempo il Frosinone in difficoltà con continui pressing, marcature ad uomo e ripartenze veloci. I pugliesi non sono venuti a fare la passeggiata e si è visto. I canarini invece erano in tensione per la posta in palio. Al 13' prima occasione canarina: punizione dai 25 metri di Ciano che crossa in area dove Terranova per poco non mette in rete, ma il pallone va alto sulla traversa. Al 17’ brivido Foggia, l’ex Mazzeo per poco non faceva lo scherzo che su cross di Gerbo va di testa ma la sfera finisce di poco a lato. La partita è vivace e la fanno gli ospiti. I padroni di casa non spingono come si deve, sbagliando tocchi semplici e impostazioni di gioco. Al 23’ incursione di Citro che si smarca bene la difesa ospite, pallone in area ma Noppert para. Il portiere foggiano è stato l’eroe della serata parando tutto quello che c’era da parare, concedendo pochissimo. Al 27’ salgono le proteste dello “Stirpe” per una trattenuta di Rubin su Dionisi, che però Sacchi non ritiene di fischiare. Ancora più clamoroso il fallo dal limite su Ciano, lanciato verso la porta avversaria, anche in questo caso il direttore di casa lascia correre.
Al 34’ lo “Stirpe” viene ammutolito dal vantaggio ospite: l’ex di turno Mazzeo una spina nel fianco della difesa canarina fa male, tiro di Rubin respinto da Vigorito che finisce sui piedi dell’attaccante che non deve far altro che mettere dentro per lo 0-1. Al 42’ Frosinone vicino al pareggio: bellissima punizione dello specialista Ciano, Noppert fa il miracolo della serata parando la bordata del fantasista canarino. Le notizie provenienti da La Spezia non sono buone perché il Parma vince contro i liguri. La ripresa inizia con un Frosinone più offensivo obbligato a rimontare collezionando calci d’angolo a ripetizione. Gli ospiti fanno comunque il loro gioco tenendo sulle spine i padroni di casa. Al 67’ al nono angolo arriva il miracolo: Paganini con uno stacco di testa mette in rete il pallone del’1-1 da un cross del solito Ciano. Lo “Stirpe” esulta e si alza ancora più incessante il tifo per i beniamini in campo facendo sentire ancora una volta tutto l’amore per questi colori. Al 72’ il sogno diventa realtà: ennesimo calcio d’angolo dei giallazzurri, Rubin nel tentativo di sbrogliare la propria area di rigore spedisce un missile in rete per il 2-1. Il Frosinone è virtualmente in A ma manca una eternità al fischio finale. Gli uomini di Longo gestiscono il possesso palla e non disdegnano qualche folata offensiva. Le due squadre sono stanche, hanno dato tutto. Il Foggia tenta qualche assalto verso la porta di Vigorito. Arriva il minuto 89’ quando Mazzeo trova un corridoio per l’appena entrato Floriano, il quale corre, controlla e sull’uscita di Vigorito lascia partire un bel pallonetto che cambia il copione della serata. Un 2-2 beffa, tremendo da accettare. Come non è possibile accettare per come avvenuto, un contropiede assurdo da digerire quando mancavano pochi minuti alla fine quando bisognava gestire in modo diverso. Un’altra tragedia sportiva dopo quella dello scorso anno contro il Carpi. Purtroppo la serie A è rimandata, quando dalla Liguria arriva l’ufficialità del successo del Parma. Il verdetto è amaro: play-off con l’amarezza nel cuore. Le immagini dal campo vedono i pianti di Maiello, di un Matteo Ciofani sorretto dal fratello Daniel portato fino agli spogliatoi. Una incredulità sul volto di Dionisi che non crede a quello appena successo. Il “Benito Stirpe” è un silenzio irreale. Il leone deve tornare a ruggire quanto prima e trovare le necessarie e giuste forze. Negli spogliatoi tanta amarezza, delusione. Ai microfoni tra i primi ad arrivare il presidente Maurizio Stirpe: “Stavolta è ancora peggio rispetto a dodici mesi fa -dichiara il presidente - perché ad un minuto dalla fine eravamo promossi. C’è tanta amarezza ma dal mio punto di vista non ho niente da rimproverare a nessuno. Siamo entrati in campo contratti. Il Foggia non ci ha regalato nulla e di questo sono contento. Il calcio è bello anche per questo. Complimenti a loro, noi accettiamo questo risultato. Siamo stati ingenui nel finale di partita ma sfortunati anche in alcuni episodi. Ho parlato con i ragazzi, hanno dato tutto ma adesso devono avere la forza di ripartire. Siamo pronti a giocarci le carte che abbiamo a disposizione. Dopo il risultato di stasera possiamo essere la mina vagante dei play-off. Adesso non abbiamo nulla da perdere. Siamo un club costruito per traguardi importanti e questa partita è solo un singolo episodio. Finchè sarò io presidente il Frosinone lotterà sempre per traguardi ambiziosi”. Delusione sul viso di Daniel Ciofani, il capitano: “Obiettivamente non si può prendere un contropiede in casa all’ultimo minuto con in tasca una promozione, ormai è successo. Mi resta difficile stare qui a dare una spiegazione, eravamo a un passo dal nostro obiettivo ma non è andata così”
Frosinone(4-2-3-1): Vigorito, Ciofani M, Krajnc (51’ Matarese), Brighenti, Gori (63’ Sammarco), Chibsah, Paganini, Dionisi, Ciano, Citro (76’ Konè). Allenatore: Moreno Longo.
A disposizione: Zappino, Bardi, Frara, Soddimo, Besea, Maiello, Beghetto, Volpe.
Foggia (3-5-2): Noppert, Martinelli, Camporese, Calabresi, Gerbo, Agazzi, Agnelli (77’ Scaglia), Deli, Rubin (77’ Kragl), Mazzeo, Beretta (62’ Floriano). Allenatore: Giovanni Stroppa.
A disposizione: Tarolli, Sprecacè, Figliomeni, Tonucci, Loiacono, Nicastro, Ramè, Celli.
Arbitro: Sacchi di Macerata. Assistenti: Rossi di La Spezia e Robilotta di Sala Consilina. Quarto uomo: Proietti di Terni.
Marcatori: 34’ Mazzeo, 67’ Paganini, 72’ Rubin (aut.), 89’ Floriano.
Ammoniti: 28’ Martinelli, 69’ Calabresi
Calci d’angolo: 12-2 per il Frosinone

19-05-2018 Davide Caluppi Agenzia Stampa Italia (ASI)

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