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Le piccole canaglie della Serie A.

(ASI) Bari, Brescia, Cesena. Dalla prima alla quarta della classifica partendo dal basso, ancora non hanno mollato e i risultati lo provano, infatti vittime sono state il Milan, bloccati a San Siro dai pugliesi e nonostante un forcing disperato solo il barese Cassano è riuscito a salvare i suoi a danno dei propri concittadini.

L’Inter sembrava aver archiviato la pratica Brescia ma a dieci minuti dal termine Caracciolo si inventa un goal e all’ultimo minuto poteva giustiziare il biscione, ma l’airone bresciano si è fatto ipnotizzare da Julio Cesar. Le prime due bloccate dalle ultime due, questa è la bellezza del calcio. Poi c’è da annoverare il 2 a 2 del Cesena, con una ex grande come la Juve, ma ormai la notizia non fa più tanto clamore, anche se i romagnoli hanno pienamente meritato. Non riescono i colpi al Chievo, al Lecce e al Parma battuti da Bologna, Fiorentina e Napoli che con Lavezzi riprende il piglio e la scia per lo scudetto. Mentre quella che un anno fa era una sfida tra vertici bassi e alti della classifica tra Catania e Sampdoria oggi è una chiara sfida della salvezza e i doriani sono davvero in pericolo, visto il disastroso calciomercato. Anche il Genoa può sorridere nell’aver superato il Palermo, alla quinta sconfitta consecutiva. Nello scontro per l’Europa l’Udinese schianta il Cagliari con i soliti due e si conferma la vera rivelazione del campionato e così facendo si vedono dei bianconeri nelle zone alte, ma a dispetto degli illusi Marotta e Del Neri, quei bianconeri sono gli uomini di Guidolin e del magico Di Natale.

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