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AVERSA NORMANNA 0-0

(ASI) Il Perugia inizia l’anno con un pareggio senza infamia e senza lode. Una prestazione non all’altezza di quelle prima della pausa, un avversario accorto che ha usato tutti i mezzi utili per ottenere il risultato: ha giocato meritoriamente a viso aperto per larghi tratti, senza però disdegnare perdite di tempo francamente poco edificanti.

 

Il Perugia ha pagato la pausa, arrivata a spezzare una serie ottima di prestazioni e risultati; ed il lavoro intenso di richiamo della preparazione svolto nel periodo festivo. E’ mancata, sul campo, la capacità di tener vicine le linee, presupposto per dare continuità alla manovra offensiva e per impedire agli avversari di ripartire. E sono mancati i cambi di ritmo che spesso rendono devastanti gli attacchi del Grifo. Un po’ appannate anche le stelle Clemente e Benedetti, evidentemente imballati per la preparazione dei giorni scorsi. Ha pesato l’assenza di Tozzi Borsoi che, con la sua fisicità, spesso accorcia i reparti e dà modo ai centrocampisti di salire a supporto delle punte.

Mister Battistini ha detto in sala stampa che è mancato il risultato, più che la prestazione. In effetti, a fronte di nessun pericolo per il Grifo (tranne un palo dell’Aversa nel primo tempo su un mezzo tiro sporco di Puca) il Perugia ha avuto le sue buone occasioni, le più sostanziose a metà del primo tempo. Dapprima (25’) con una rovesciata di Bueno degna di miglior sorte, neutralizzata dal portiere ospite Gragnaniello che, anche all’andata, contro i biancorossi sfoderò una prestazione sopra la media. Poi, due minuti dopo, con Margarita, bravo a toccare con la punta del piede, a pochi passi dalla porta avversaria, un pallone che si era impennato in area per una deviazione su tiro di Bueno: anche stavolta, Gragnaniello si è superato mettendo in angolo.

Anche nella ripresa il Perugia si è reso pericoloso in varie circostanze con Ferri Marini, Benedetti e Margarita ma, a differenza di altre partite, alla distanza, dal cilindro dei grifoni non è uscita la giocata decisiva. A dirla tutta, ci si è messo anche l’arbitro, Fanton di Lodi, che in diretta televisiva per tutta l’Italia (ieri sera Perugia.-Aversa era trasmessa su Sportitalia ed era l’unica partita di tutte le serie professionistiche) è incorso in un errore marchiano ed ha negato al Perugia nel finale un rigore netto su Benedetti. Anzi, secondo i più, anche nel primo tempo il direttore di gara aveva negato un penalty su Margarita.

Il presidente Damaschi, nel dopopartita, ha ammesso che la prestazione dei grifoni non è stata granché, ma non ha disdegnato il punto, che comunque, a prescindere dai risultati delle concorrenti, manterrà il Grifo primo con largo margine. Però, un sassolino dalle scarpe il Numero Uno dell’AC Perugia se lo è tolto quando, a fronte delle difficoltà della partita con l’Aversa, ha richiamato tutti a concentrarsi ancora e solo sulle difficoltà del campionato di Seconda Divisione ed ha stigmatizzato chi nelle scorse settimane aveva parlato già di serie B e serie A. Intelligenti pauca…

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