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Lega Pro, Intervista a Daniele Ferri Marini
(ASI) • Ripercorriamo a ritroso la storia di questo campionato, ripartiamo da gol di domenica scorsa contro l’Isola Liri al Curi e la festa “bagnata” insieme hai tifosi. Quali emozioni hai provato?

Una gioia immensa, non trovo parole per spiegarla. Non avevo mai provato prima l’emozione di vincere uno scudetto, ehm il campionato. Arrivare primi è bellissimo, ancora adesso stento a crederci.

• Sei gol in stagione e due pesantissimi contro il Fano il 25 aprile, il giorno in cui avete avuto la certezza della promozione. Cosa ricordi del momento in cui hai messo dentro quei due palloni?

A dir la verità in quel preciso momento non mi sono reso conto dell’importanza dei gol, solo dopo ho preso consapevolezza di aver fatto una grande cosa per il Grifo; soprattutto sono felice per me e per i miei compagni.

• Una stagione segnata anche dagli infortuni, come è stato il tuo percorso, se c’è qualcuno che è stato particolarmente importante per il tuo recupero?

E’ stato un momento difficile, infortunarsi nel corso di una stagione non è mai bello. Mi hanno aiutato la famiglia e gli amici che mi sono stati vicino, poi continuando a lavorare al massimo i risultati alla fine sono arrivati, e di questo sono molto contento.

• Il primo anno fra i professionisti, prima hai sempre giocato con il San Sepolcro, cosa prova un ragazzo giovane come te a giocare con la maglia del Perugia?

Indossare i colori biancorossi è bellissimo. Da bambino venivo allo Stadio Curi a vedere il Perugia in Serie A quindi vestire ora questa maglia è stupendo.

• Cosa ti ricordi di quegli anni in Serie A?

Era bellissimo vedere lo stadio pieno di persone, ho sempre desiderato giocarci e ora il mio sogno si è avverato.

• Nonostante la giovane età hai dimostrato in campo di essere assolutamente all’altezza della Seconda Divisione e anche di più. Dove vorresti arrivare nella tua carriera di calciatore?

Il mio obiettivo è lavorare bene giorno dopo giorno, poi quello che viene, viene. Ora non penso troppo al futuro continuo a lavorare sodo e a dare il cento per cento.

• La stagione del Perugia non può dirsi ancora finita, domenica c’è la partita di andata contro il Treviso per la Supercoppa, avete studiato bene le particolarità dei vostri avversari?

Mister Battistini ci ha presentato gli avversari, sono tosti e giocano molto palla a terra. Se noi giochiamo il nostro calcio sono sicuro non avremo problemi a vincere.

• Stando fuori casa si instaura un rapporto particolare con i compagni di squadra, c’è un aneddoto simpatico che puoi raccontare che riguarda la vostra vita insieme?

Ce ne sarebbe più di uno, e ora su due piedi non me ne ricordo uno in particolare. Ho comunque un rapporto sereno con i compagni, di indole sono socievole e amichevole quindi mi sto bene e mi diverto con tutti.

• Se non avessi fatto il calciatore, quale mestiere si sarebbe piaciuto fare?

Sicuramente sempre lo sport. D’estate mi piace allenarmi a tennis e ping pong, quindi probabilmente avrei fatto il tennista.

• Quali sono i tuoi punti di riferimento, nella vita di tutti i giorni e nello sport?

Seguo i consigli dei miei amici, nella vita come nello sport. L’amicizia è un valore in cui credo molto, quindi il mio riferimento spesso sono loro.

• A chi dedichi la vittoria di questo campionato?

Lo dedico alla mia famiglia, ai miei amici e a me stesso. È un grande risultato e sono molto contento per me.

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Le immagini di Daniele Ferri Marini che si tuffa sotto le gambe di Borghetti nell’esultanza per il gol del 1-0 con l’Isola Liri di domenica 6 maggio 2012 resteranno nella memoria di tanti. Quel gesto è stato il “la” di una domenica speciale che verrà ricordata come il giorno il cui il Perugia è tornato fra i grandi del calcio, e Ferri Marini è stato uno degli artefici di questa vittoria. Un ragazzo di assoluta qualità tecnica e agonistica, uno che non si tira mai indietro, anzi calcia in avanti e preferibilmente contro la porta avversaria. Ha gli occhi di un ventenne vorace di successi e di soddisfazioni, anche personali, una voglia di fare per sé e per gli altri che non fa mai male. Avrà ancora due occasioni per arricchire il suo tabellini di gol e presenze in stagione, i nostri migliori auguri.

Chiara Scardazza –Agenzia Stampa Italia

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