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Straordinario programma per Umbria Jazz 2013: Quarantesima edizione
(ASI) Sarà una edizione memorabile e di livello indiscutibilmente alto quella che si terrà a Perugia tra il 5 e il 14 luglio 2013. Sarà celebrato infatti il quarantesimo anniversario dalla nascita della manifestazione attraverso una serie di interpreti che faranno di Perugia la piazza di musica jazz più interessante a livello mondiale quanto meno per tutta la prossima estate. Un intenso manifesto del maestro Giuliano Giuman “incornicia” oggi un evento che nasce nel 1973 e che adesso non costituisce più solo un Festival Jazz ma un fenomeno ad impatto sociale. Dalla conoscenza delle ricchezze territoriali (ricordo a tal proposito l’articolo che mio padre il prof. Giuseppe Maria Nardelli scrisse sulla Rivista Ufficiali di UJ tanti anni fa, dedicato appunto all’ambiente, al territorio e alla promozione di itinerari turistici colti) all’avere dato ospitalità ai più grandi nomi del Jazz esistenti. Ma per chi conosce questo Festival dalle origini, per esempio da quando era presente anche in città satelliti come Gubbio è innegabile che una cosa sia rimasta la stessa: lo spirito e il “clima”. Resta invece la volontà più recente di avere un jazz dalle “molte anime” in cui molti generi musicali attinenti sono ampiamente rappresentati. Le principali location saranno sempre l’Arena di Santa Giuliana e il Teatro Morlacchi in cui troverà spazio il jazz più ortodosso. Vi saranno poi novità come i concerti ospitati al  Palazzo della Penna con la collaborazione di Young Jazz e del Comune di Foligno o il ritorno dei concerti alla Galleria Nazionale dell’Umbria, sala Podiani, con i concerti di “Jazz goes to the Museum”. Condivido quanto espresso dall’organizzazione per cui: “Il miracolo di Umbria Jazz è stato in definitiva di aver creato un evento popolare, dai grandi numeri e dalla forte risonanza immerso in un ambiente assolutamente peculiare che non ha riscontri in tutto il mondo e che lo rendono unico e irripetibile”.

 

Nomi stratosferici, di grande prestigio e di grande spessore jazzistico o comunque musicale quelli che saranno presenti all’Arena Santa Giuliana, “un vero e proprio festival nel Festival”. Sarà Diana Krall ad aprire la rassegna con il suo ultimo album “Glad Rag Doll” prodotto da T-Bone Burnett. Prosegue il titano del Jazz Sonny Rollins in esclusiva italiana con due special guest: Enrico Rava e

Paolo Fresu. Rollins, classe 1930, newyorkese, è il più grande musicista jazz vivente. Torna uno dei più grandi pianisti jazz: l’eclettico, introspettivo e problematico Keith Jarrett. Sarà un evento unico per festeggiare i quaranta anni di Umbria Jazz e i trenta anni di attività del trio con Gary Peacock al contrabbasso e Jack De Johnette alla batteria. Presente un nome acclamato del soul statunitense: John Legend. Sarà di scena anche il pop mediterraneo con Pino Daniele che ricordo nitidamente nel concerto di Umbria Jazz tenutosi tanti anni orsono a Gubbio presso il Teatro Romano. Dee Dee Bridgewater e Ramsey Lewis propongono un viaggio musicale senza tempo e senza stili musicali

predefiniti: “quando il soul era jazz e il jazz era soul e le radio trasmettevano la buona musica, senza preoccuparsi di generi e stili”. È la volta poi di Simona Molinari con Peter Cincotti e Franco Cerri. Lo straordinario e piacevolissimo Wynton Marsalis suonerà con la sua Jazz at Lincoln Center Orchestra; special guest due voci straordinarie, quella di Cecile McLorin Salvant (la nuova grande promessa tra le voci femminili) e Gregory Porter (da UJ Winter di Orvieto). Sarà di sicuro riferimento la esibizione del duo Herbie Hancock e Chick Corea. Una esecuzione attesissima.

Molto attesa è anche la esibizione di musica ormai classica proposta da Stefano Bollani con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove saranno eseguite musiche di Bernstein, Ravel e Gershwin. Ho già ascoltato personalmente il maestro Bollani in questo genere di esecuzioni e devo dire che dopo una iniziale perplessità ho invece potuto apprezzare una serie di spunti jazzistici, ritmi e atteggiamenti che correttamente sono stati fatti emergere anche in modo sorprendente in partiture novecentesche normalmente interpretate in modo più accademico. Sarà infine la volta di Gal Costa e Gilberto Gil come esponenti della musica brasiliana.

Per il jazz definito più “puro” e tradizionale resterà valida come anticipato la sede del  Teatro Morlacchi. Si avranno numerosi esempi di musicisti Jazz  di assoluto valore che rappresenteranno il musica jazz proveniente da tutto il mondo. Segnaliamo infatti: Igor Butman (Russia), Jan Garbarek (Norbegia), Paolo Fresu, Enzo Pietropaoli, Marcello Di Leonardo, Stefano Sabatini, Daniele Scannapieco, Lamberto Curtoni,  Giovanni Tommaso con il quartetto “Consonanti” (la formazione sarà  composta anche da Danilo Rea, Mattia Cigalini, Francesco Sotgiu, Giovanni Tommaso), Roberto Gatto, Alfonso Santimone e Pierpaolo Ranieri. Tra jazz e flamenco suoneranno Michel Camilo e il chitarrista Tomatito. Presente poi il genere hard bop di Art Blakey e dei Jazz Messengers.  Robert Glasper si presenterà al pubblico umbro con il gruppo Experiment, un grande  quartetto sarà poi costituito da Joey Calderazzo, Eric Revis e Justin Faulkner che accompagneranno il famoso Branford Marsalis. Ritornano la robotica Hiromi di cui la nostra redazione aveva ampiamente scritto così come Terence Blanchard con il suo nuovo quintetto (composta da Bryce Winston, Fabian Almazan, Bob Hurst e dal grande batterista Jeff “Tain” Watts). La Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria sarà l’esclusiva e prestigiosa location di “Jazz goes to the Museum” per un programma eclettico e stimolante e che probabilmente strizzerà l’occhio al genere classico (un tributo ad Armando Trovajoli  da parte di Danilo Rea e Renato Sellani; un duo di arpa colombiana  Edmar Castaneda e del clarinetto umbro Gabriele Mirabassi; un trio vincitore del Top Jazz di Musica Jazz come miglior talent del 2012 Enrico Zanisi).

 

Il Palazzo della Penna costituisce come detto una nuova location in cui sarà ospitato “Il nuovo jazz  tra sperimentazioni e ricerca”. Permarranno nella presente e commemorativa edizione invece i concerti presso la Bottega del Vino e il ristorante La Taverna, gli stage gratuiti di Piazza IV novembre, dei Giardini Carducci e la storica street parade. Il gospel, quest’anno sarà rappresentato da Bobby Jones & The Nashville Super Choir. Ritroveremo Tuck & Patti come sodalizio artistico inscindibile da ormai trentacinque anni in grado di produrre “un’alchimia di voce e chitarra entrato nella storia della musica”. Prenderà il via infine la seconda edizione del concorso Conad Jazz Contest  e dal 2 al 14 Luglio la Berklee Summer School At Umbria Jazz Clinics 2013.

Per informazioni si rimanda al sito ufficiale: www.umbirajazz.com

 

Giuseppe Marino Nardelli – Agenzia Stampa Italia

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