Roma: i circoli “Giorgio La Pira” il 23 novembre saranno ricevuti da Papa Francesco e dal Presidente Mattarella.

GIORGIOLAPIRAFOTO copy(ASI) Firenze – Le Associazioni, i gruppi, i circoli intitolati a “Giorgio La Pira”, terranno a Roma, presso Villa Aurelia (Via Leone XIII, n. 459) i giorni 22 e 23 novembre 2018, il quinto convegno nazionale.

Il secondo giorno, una delegazione (formata da un rappresentante per cisacun associazione, circolo o gruppo) sarà ricevuta in udienza sia da Papa Francesco in mattinata (alle ore 12.00), sia nel pomeriggio dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (alle 17.30).

All'evento, inaugurato nel pomeriggio del 22 novembre (a partire dalle ore 15.00 circa), parteciperanno importanti prelati ed esponenti del mondo accademico, della politica e della giurisprudenza italiana, come il Vescovo di Civita Castellana, S.E. Mons. Romano Rossi che aprirà il convegno con un intervento su “Giorgio La Pira e La Chiesa” e il Prof. Ugo De Siervo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale che aprirà il secondo giorno dei lavori con una sua relazione sul tema “Giorgio La Pira e la Costituzione”.

Tra gli altri sono previsti gli interventi del Centro Giorgio La Pira Servizio Educativo e Culturale di Pomigliano D'Arco, della FUCI “Giorgio La Pira” di Messina, del Centro Studi “Giorgio La Pira” di Cassano all'Ionio, dell'Associazione per la Gioventù “Giorgio La Pira” e del Centro Mediterraneo di Studi e Formazione “Giorgio La Pira” di Pozzallo, del Circolo “Giorgio La Pira” di Palermo, del Circolo Culturale Cattolico “Giorgio La Pira” di Mottola, del Circolo “Giorgio La Pira – Etna Sud” di Nicolosi, dell'Associazione “Giorgio La Pira” di Enna, del Centro Iniziative Culturali e Artistiche “Giorgio La Pira” di Nocera Superiore e del Circolo Città Unite “Giorgio La Pira” di Chieti.

Giorgio La Pira (Pozzalo 9 gennaio 1904 – Firenze 5 novembre 1977), di origine siciliana, è stato un docente universitario di diritto romano all'Università di Firenze, di formazione cattolica, terziario domenicano e francescano, appartenente all'Istituto Secolare dei Missionari della Regalità di Cristo. E' stato un politico, esponente della corrente “dossettiana” della Democrazia Cristiana con Giuseppe Dossetti e Amintore Fanfani, ricoprendo divesi incarichi importanti, tra cui quello di membro dell'Assemblea Costituente, di Sottosegretario di Stato del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale (1948 – 1950), di Deputato della Repubblica nella Prima Legislatura ed infine di Sindaco di Firenze per due mandati (1951 – 1957 e 1961 – 1965).

Infine, è stato eletto nel 1967 Presidente della “Federazione Mondiale delle Città Unite”, lanciando lo slogan “Unire le Città per Unire le Nazioni”. Durante la sua presidenza, ha svolto un'attività diplomatica tesa al disgelo della “Guerra Fredda”, anche con esponenti governativi della Cina e dell'Unione Sovietica, intervenendo altresì in aree di crisi per la pace come nel Vietnam, nel Cile di Pinochet, nel Medioriente, e nell'Africa Subsahariana.

Giorgio La Pira, per la sua umanità cristiana e la sua vicinanza verso i cittadini pù svantaggiati e bisognosi, veniva chiamato il “Sindaco Santo”. A tal proposito, la Chiesa Cattolica lo ha dichiarato “Venerabile” ed è in corso una causa di beatificazione.

In merito, ecco cosa ha dichiarato Manlio Madrigale, Presidente del Circolo Città Unite “Giorgio La Pira” di Chieti che il 22 e il 23 novembre sarà impegnato nel convegno nazionale: “Con alcuni amici, abbiamo costituito il circolo delle “Città Unite” Giorgio La Pira di Chieti. D'intesa col Sindaco di Chieti, abbiamo collocato nell'ottobre 2017 in Piazza San Josè Maria Escrivà, una pianta d'ulivo dedicata a Giorgio La Pira, avviate iniziative tese a far conoscere la figura del “Sindaco Santo”, in particolare , “Le Città non Possono Morire” e la presentazione, unica in Abruzzo, del libro di Mario Primcerio, “Con la Pira in Vietnam”. Dopo questa premessa, vi lascio con delle domande: cosa sarebbe la Politica Italiana oggi se l'esperienza di Giorgio La Pira avesse fatto scuola? E' possibile, nell'attuale contesto sociale, economico, culturale e religioso, implementare il modello politico indicato da Giorgio La Pira?”

Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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