Pescasseroli (Aq): intervista al botanico tedesco Bernd Gallant dell'Associazione Ornitologica di Hildesheim (Bassa Sassonia) che da dieci anni studia la flora e la fauna dei parchi nazionali abruzzesi

GALLANTIACOVOZZIVIGNALI(ASI) Pescasseroli (Aq) - Siamo stati in Provincia di L'Aquila, ospiti dell'Agriturismo Maneggio Vallecupa di Pescasseroli, Comune sede del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, in compagnia dei botanici tedeschi dell'Associazione Ornitologica di Hildesheim, città della Bassa Sassonia che abbiamo intervistato per conoscere gli importanti studi che portano avanti da dieci anni in Italia ed in particolare in questa parte dell'Abruzzo forte e gentile, regione verde d'Europa.

Gli studiosi vengono in Abruzzo accompagnati dal Cav. Enzo Iacovozzi, originario di Chieti, corrispondente consolare e Vice Presidente dell'Associazione italo - tedesca di Hildesheim.


A tal proposito, abbiamo intervistato il Prof. Bernd Gallant, capo spedizione dei botanici a cui abbiamo posto delle domande:

Perché venite qui in Abruzzo? Cosa venite a studiate nei parchi nazionali? "Ci interessa molto la biodiversità della flora e della fauna abruzzese, poiché qui ci sono circa il 75% delle specie protette d'Europa".

Voi studiate molto i fiori. Che specie rare avete scoperto nel decennio di studi? “Per esempio, sulla Maiella abbiamo trovato la Cxinbalarya Pallida, specie floreale endemica in Abruzzo, l'Iris Marsicana, originaria proprio di questa zona d'Abruzzo e abbiamo catalogato e fotografato circa 1200 specie di fiori, sui 4000 presenti".

Come vi trovate in Abruzzo e quali posti vi piacciono di più? "Ci ha incantato molto il colpo d'occhio con l'eterogeneità del paesaggio abruzzese, col mare e la montagna vicinissimi. É un posto stupendo, dove mi sento a mio agio. Le faggete che sono qui, sono simili a quelle della Bassa Sassonia. Ma, in Abruzzo, i boschi sono più estesi, ricchi di specie più variegate di alberi e arbusti. In Bassa Sassonia, i boschi arrivano sugli 800 - 1000 metri di altezza, sull'Appennino Abruzzese si spingono addirittura fino ai 1800 metri. Osservando da casa mia in Germania il panorama delle verdi colline della Bassa Sassonia, mi sembra di vedere sempre l'Abruzzo e dico: “ecco il mio piccolo Abruzzo”".

Alcuni giornali americani sostengono che l'Abruzzo é una delle regioni dove si vive meglio in Europa, anche perché ha molte aree pressoché incontaminate? "Sono d'accordo, non per altro, la superficie dell'Abruzzo é coperta per il 33% dai parchi nazionali, regionali e dalle riserve protette".

Cos'altro le piace dell'Abruzzo oltre la natura? "Mi piace moltissimo la gastronomia e la cordialità delle persone. Noi amiamo molto gli antichi borghi incantati dell'entroterra e le città storiche. Cito come esempio quattro località, una per provincia per non scontentare nessuno, perché non possiamo nominarle tutti: Civitella del Tronto (Te)e Castelli (Te), Alba Fucens (Aq) e Bominaco (Aq), Roccacaramanico (Pe) e Loreto Aprutino (Pe), Iuvanum (Ch) e S.Giovanni in Venere (Ch). Ma, in realtà, in questi anni abbiamo visto pressoché tutte le località d'Abruzzo e ognuna ci é piaciuta per qualcosa di particolare".

Che progetti avete prossimamente in Abruzzo?

"Stiamo portando avanti un progetto quadriennale 2016 - 2020 che consiste nel proteggere almeno sette specie di fiori la cui presenza verrà segnalata in alcune aree naturali".


Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

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