Silvia Marchetti: “Offline is the new luxury”

(ASI) Piacere Simone, ti trovo su Facebook? Twitter? Instangram? Così ci possiamo sentire! Questo è ciò che accade ogni giorno in ogni parte del mondo, a milioni di persone, a noi sembra ormai la normalità, ma non è proprio così, questo modus agendi o meglio, questo modo di interagire con il prossimo è un’alienazione della comunicazione.

Provate a rispondere: “no non sono su nessun social network, mi dispiace”, all’interlocutore si apparirà come una specie antropologicamente sconosciuta, o peggio come degli alienati misoneisti (se si è creduti sulla parola, ovviamente).
Mi dispiace sfatare questo mito ma, oggi come oggi,le cose stanno cambiando per apparire veramente “cool”, “snob”, alla moda, non si deve apparire su nessun social, eccetto creare un proprio blog professionale o culturale, oppure Linkedin, a patto che sia usato rigorosamente per lavoro, eludendo qualsiasi socializzazione extra… potrà sembrare assurdo, bislacco , ma questa è la tendenza che sta prendendo piede oltreoceano.

Il concetto è semplice, in un mondo dove tutti siamo sempre e ovunque reperibili, dove tutti sanno sempre tutto di tutti(o quasi) il vero lusso è proprio rendersi irreperibili e irrintracciabili, questa sta diventando la vera tendenza del momento, e sta annichilendo quell’esibizionismo ombelicocentricoche imperversa su ogni “social,” è questo che scoprono, con un po’ di snobistico disappunto coloro che non amano essere “social” ma riservati, consapevoli di essere in piena tendenza, dimenticando che fino a ieri erano considerati dei reperti archeologici nostalgici e misoneisti.
A supportare il modus vivendi degli “anti social” è il futurologo americano Gerd Leohnard che, nel suo ultimo libro “Technology vS Humanity”, demonizza la dilagante “obesità digitale”,come la pellicola “Offline is the new luxury” entrambi parlano di questo tema , della morte dell’umanità , dei rapporti autentici fatti di sguardi intensi tra individui,di conversazioni “face to face” che ci trasmettono emozioni vere e che ci fanno vibrare l’anima,purtroppo ,la tangibile verità è che siamo diventati rudimentali e inetti nel districarci all’interno dei rapporti reali, perché non sappiamo più comunicare, non sappiamo più leggere gli sguardi e la gestualità nell’altro, risultando degli analfabeti di sensibilità, non essendo capaci di esprimere le nostre idee ed emozioni,distratti continuamente da suonerie e notifiche sullo smartphone, tablet ecc. La conseguenza inevitabile è la perdita alla lettera del contatto con la realtà,intenti come siamo a “chiedere l’amicizia” su un “social”, a commentare gli stati degli altri, a mettere “like”,smarrendo l’opportunità di vivere rapporti reali fatti di voci,sguardi,emozioni,colori,vibrazioni. Tutte sensazioni che non saranno mai sostituibili da un “social” o da una video chat.
Allora, come possiamo salvarci?
Si dovrebbe iniziare una vera e propria fase di “detox”, di disintossicazione dai “social”!
Armati di tanta forza di volontà all’inizio potrà sembrarci assurdo e impossibile,ma poi l’unica cosa che ne trarremo saranno soltanto benefici per noi stessi,e per le persone che amiamo e che sono attorno a noi.
Si potrebbe iniziare con il non guardare il cellulare ogni cinque minuti in maniera ossessivo compulsiva,distacchiamoci almeno durante i pasti e nelle ore antecedenti al sonno: avremo ottime ripercussioni sulla digestione e sul riposo notturno.
Approfittatene per rivolgere attenzioni alle persone care, ma anche ai vostri amati animali,a curare di più tutti i rapporti umani, a dedicarvi a quel passatempo creativo che tanto vi piace ma non avete più il tempo per farlo.
E, infine,riscoprite l’ebbrezza di scrivere una lettera a mano,assaporando l’odore dell’inchiostro sulla carta: sarà molto diverso da una sterile tastiera e dall’algido schermo del vostro pc che emana una fredda e apatica luce.
Assaporate tutto questo almeno una tantum,per recidere il cordone ombelicale che ci ha resi tutti figli robotici del digitale e di internet.
Non abbiate paura a lasciarvi andare ad un lento e progressivo abbandono dalla schiavitù della tecnologia, perché l’unico vero pericolo che potrete correre è soltanto di ritrovare voi stessi e la vostra umanità…!
Può far paura, ma è stupendo!

Si deve iniziare una vera e propria fase detox di disintossicazione dai social! Armati di tanta forza di volontà
Iniziando con il non guardare il cellulare ogni 5 minuti in maniera ossessivo compulsiva distacchiamoci almeno durante i pasti e nelle ore antecedenti al sonno avremo ottime ripercussioni sul riposo notturno,
approfittatene per rivolgere attenzioni alle persone care ma anche ai vostri amati animali, a curare di più tutti i rapporti umani, a dedicarvi a quell’hobby che tanto vi piace ma non avete mai il tempo per farlo,e infine riscoprite l’ebbrezza di scrivere una lettera a mano, aspirando l’odore dell’inchiostro sulla carta , sarà molto diverso da una tastiera e dall’algido schermo del vostro pc che emana una fredda e apatica luce, assaporate tutto questo almeno una tantum per spezzare il cordone ombelicale che ci ha resi tutti figli del digitale e di internet.
Non abbiate paura di lasciarvi andare ad un lento e progressivo abbandono dalla tecnologia, perché l’unico vero pericolo in cui rischiate di incorrere è soltanto di ritrovare voi stessi..!
Può far paura , lo ammetto, ma è stupendo !

Silvia Marchetti

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