Chiesa e pedofilia: le scuse del Papa. Visita in Cile per gli emarginati

Papa Chile(ASI) Santiago- Sei città in sette giorni, da raggiungere con 10 voli intercontinentali. Di 22 viaggi internazionali questo sarà il più lungo in assoluto con oltre 12mila chilometri percorsi. Papa Francesco è atterrato in Cile, per un viaggio apostolico che terminerà in Perù.

Un periodo delicato e pieno di tensioni, proprio quando gli scandali della pedofilia fra i prelati dei due Paesi hanno provocato molte contestazioni in strada, con i manifestanti che hanno bruciato anche alcune chiese. «Cerchiamo di seminare la pace attraverso la vicinanza», ha detto Bergoglio chiedendo scusa ai bambini vittime degli abusi dei religiosi. La popolarità della Santa Sede è ai minimi storici in Sud America, un continente tradizionalmente molto vicino al cristianesimo. Alla vigilia della visita del Pontefice la tensione è rimasta alta.

Francesco tuttavia non si è lasciato intimorire ma, nel corso della conferenza stampa in aereo, ha confessato una sola paura: «Temo un conflitto nucleare. Siamo davvero al limite», ha detto mostrando la foto del bambino di Nagasaki, appena dopo lo scoppio della bomba atomica nel 1945. «Sugli occhi dei piccoli si vedono i frutti devastanti della guerra. Non possiamo permettere che si ripeta», ha aggiunto.

A Santiago, Francesco è stato accolto dalla presidente cilena uscente Michelle Bachelet, per poi recarsi nel parco cittadino dove avrebbe celebrato la messa di fronte a migliaia di fedeli. A seguire, la visita al carcere femminile della capitale e l’incontro con le vittime della dittatura di Pinochet. Infine, non è mancato anche un riferimento al tema ambientale. La difesa della «casa comune», per Papa Francesco, è un dovere sia degli indigeni dell’Amazzonia, sia degli abitanti delle metropoli.

Nei prossimi giorni, prima di arrivare in Perù, Bergoglio, che ai tempi del collegio studiò un anno in Cile, incontrerà i religiosi della cattedrale di Santiago, per poi visitare con i gesuiti cileni il santuario di San Alberto Hurtado, un santo che dedicò gran parte della sua missione cristiana all’accoglienza degli emarginati, tema che ha a cuore lo stesso Pontefice.

Lorenzo Nicolao – Agenzia Stampa Italia

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