Povertà. I dati ISTAT dimostrano il fallimento della politicaitaliana, di sinistra e di destra

istatilogo(ASI) I dati Istat attestano drammaticamente l’aumento del numero dicittadini italiani che vivono in stato di povertà ed evidenziano ilfallimento delle storiche correnti di pensiero, su cui è statacostruita la realtà socio-economica e la realtà politica attuale ,che rivela una profonda crisi non solo economica , ma ancheesistenziale, in quanto privata di un’etica fondata su una morale chesalvaguardi il valore centrale dell’essere umano.

Appare evidente che le correnti politiche attuali dimostrino di averfallito, in quanto distanti dal soggetto a cui devono essere rivolte ,ossia l’uomo contemporaneo con le sue attuali e concrete esigenze,non solo materiali, ma anche spirituali .Si evidenzia, pertanto, un vuoto che, allo stato attuale, non sembra trovare contenuti che possano riempirlo .La sinistra, che avrebbe dovuto porsi al servizio del più debole ,sembra comportarsi esattamente come la destra a favore dei piùricchi.Il corso della storia ha evidenziato che le teorie filosofiche diEngels e Marx sono state travisate e non hanno, pertanto, trovato laloro reale applicazione per quanto attiene la realtà socio-politica.Dall'altra parte, ha evidenziato anche che le teorie filosofiche delliberismo (vedi Peirce ed altri autorevoli filosofi liberisti) nonhanno trovato la loro reale applicazione, che anch’esse sono statetravisate a tal punto da condurre ad un’economia selvaggia, che hareso i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Ifilosofi che hanno teorizzato il liberismo intendevamo porre inrisalto il valore della libera iniziativa e non il selvaggio operarenella vita economica a danno di altri, con il risultato di unimpoverimento collettivo .Si è, in sostanza, evidenziato il divario abissale tra teoria epratica , da parte di entrambe le principali filosofie della vita,dell’economia e della storia umana.La crisi economica italiana e mondiale pone in evidenza tale tragicadicotomia tra teoria e prassi .Ed ecco che la vita degli Stati ne ha sofferto ed oggi tale realtàassume una tragica ed inesorabile evidenza.Cosa è mancato?E’ mancata l’onestà intellettuale , certo, ma anche gli uomini dibuona volontà che sapessero operare la giusta mediazione tra teoria eprassi , salvaguardando il valore dell’essere umano , i suoi dirittiumani fondamentali , i bisogni di ognuno .Il terzo millennio, se vuole salvaguardare la sopravvivenzadell’intero universo , pena il degrado , non può che proporsi lasalvaguardia dei diritti umani e dell'ambiente. E’ ben noto, difatti,che l’impoverimento progressivo non preservi nessuno, neanche leclassi più agiate.La povertà può essere combattuta solo con l'attuazione di una“politica umanitaria” che è una filosofia che allarga i suoiorizzonti a tal punto da voler realizzare un’economia “dal voltoumano” .La verità storica che si afferma sulla scena umana e che non vi èimpegno economico che possa essere vincente se non è fondatosull’inclusione e sull’amore, sulla giustizia e sul riscatto delpiano spirituale e morale dell’esistenza , che vede , pertanto,inclusi e partecipi i più deboli ed emarginati.

Biagio Maimone  Comunicazione sociale, politica ed economica  - Agenzia Stamap Italia

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