Economia, intervista ASI a Paolo Rossi Barnard Parte2

Paolobarnard(ASI) Intervista esclusiva di Agenzia Stampa Italia a Paolo Rossi Barnard, esperto di economia, saggista, scrittore e giornalista (parte 2).

  

Quindi dalla sua tesi si evince che l’euro e il servilismo economico alla moneta unica da parte dei politici italiani dettato da una politica economica germanocentrica rafforzata poi dalla svendita del patrimonio strategico italiano grazie ai governi che si sono succeduti che non hanno salvaguardato l’economia italiana ha portato il Paese a cadere drasticamente a livello economico.

Da questa situazione come si esce? uscendo dall’euro ? come si può riprendere la sovranità monetaria? Nazionalizzando ad esempio la Banca d’Italia?

Il problema dell’uscita dall’euro è un problema enorme perché mentre è possibile e l’abbiamo visto nel caso dell’Inghilterra, con i trattati europei, la possibilità di uscire dall’Unione Europea, i trattati che stabiliscono invece l’Euro, non prevedono questa possibilità e tutto questo è stato fatto apposta, per cui è per questo che purtroppo l’impresa di salvare l’Italia dall’eurozona è un’impresa disperata, perché significa rendere partecipe il pubblico, di quello che il pubblico non sa, e poi significa avere una maggioranza in parlamento che ha il coraggio di un atto unilaterale, come si faceva ai tempi degli imperi dell’800, quindi un parlamento capace di votare a camere unite e di stracciare i trattati, Lei immagini in un Paese che non ha il coraggio di raccontare a se stesso come è messo, se riusciremo mai ad arrivare ad atti di coraggio di politiche internazionali. Per me, è un dovere morale scrivere e dire la verità ed avvisare i cittadini, ma non ho nessuna speranza che saremo mai in grado di fare questo, a meno che non accada qualcosa in Europa, come sempre l’Italia va a traino e ad esempio nonostante non sono un lepeniano, ma la storia della Le Pen in Francia e se la Le Pen avesse tenuto fede alle promesse elettorali, quello poteva essere il momento in cui poteva esplodere l’Europa e in questa esplosione, l’Italia avrebbe avuto l’opportunità o sarebbe stata costretta ad uscire.

Da un suo articolo su Trump, si legge ‘Stronca i paperon dè paperoni. Obama li ingrassava’ qual è la differenza tra loro? e quanto Soros ha influito in quella elezioni, dicendo di aver perso tantissimi milioni di dollari puntando sulla Clinton?

Soros è chiaro che è un investitore senza scrupoli che fa i suoi giochi, ma che poi abbia il potere che gli si attribuisce, ovvero di avere un’influenza non ci credo, ed è una cosa che non intendo trattare. Mentre la storia tra Obama e Trump è una storia dell’orrore. Obama è come il centrosinistra italiano e i nuovi laburisti inglesi e i socialisti francesi. Obama è stato una cosiddetta sinistra finanziaria, che ha devastato la democrazia americana, il partito democratico americano ed ha esasperato il popolo americano al punto di eleggere il primo candidato populista che sbraitava giustizia per i colletti blu, gli americani, tra l’altro molto incolti politicamente, sono corsi a votarlo. Quando ci si lamenta dei populismi bisogna girare lo sguardo alle sinistre internazionali, false sinistre, traditrici sinistre, assolutamente finanziarizzate; colpevoli di aver tradito la gente, le pensioni, i servizi, vendendo tutto alle banche. Adesso la gente è furiosa, adesso il primo che si presenta, diventa Presidente degli Usa, diventando un pericolo per il mondo, ma se è li non è colpa sua ma è colpa di Obama.

Su Macron in un articolo si legge ‘è talmente fatto ad arte da non vedere i fili che lo muovono’, il fatto che Macron in un anno riesca a formare un partito, formare una coalizione ed essere eletto presidente della Francia, la dice lunga a quali poteri possa appartenere?

Secondo Lei, aldilà dell’elezione di Macron , valutando la situazione legata anche alla Brexit e quindi a Theresa May che non è intenzionata a pagare i soldi dovuti alla comunità europea, non pensa che ci possa essere una nuova lotta strisciante che può incidere per un cambio di rotta?

Difficile, direi proprio di no, anche perché il problema è che i giochi sono fatti dai mercati e quello che ho detto e scritto in un pezzo molto recente, è che osservando i mercati, si sta premiando sia la Brexit che il Macron francese e quindi la staticità del sistema franco-tedesco dell’eurozona e dell’Unione Europea.

Per cui, se avessimo visto uno sbilanciamento molto forte molto e diretto dei mercati e degli investimenti in questi ultimi giorni allora forse questa guerra di cui parla Lei, sarebbe stata possibile o sarebbe già in corso, non credo che l’Inghilterra tornerà indietro sulla sua decisione, probabilmente non ci sarà una Brexit forte, ci sarà poi alla fine un accordo, perché non conviene neanche all’Europa fare il muso duro.

l’Inghilterra, non tornerà indietro e non ci sarà ‘hard Brexit’, quindi non ci sarà una guerra, e l’Europa continuerà sulla sua strada; ma dall’altra parte l’Inghilterra è premiata dai mercati tanto quanto la Francia, per cui io questa scintilla sinceramente per adesso non riesco a vederla, quello che poi viene venduto ai giornali come una guerra d’attrito sono tutte cose non veritiere di ‘cosmetica’. Pensi che la Gran Bretagna ha in mano quasi l’80% dell’intelligence in Europa, in un epoca come questa paralizzata dal terrorismo figuriamoci che voce forte può fare l’Europa, insomma non la vedo proprio questa guerra.

Fine Parte 2 , continua...

Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia

 

Economia, intervista ASI a Paolo Rossi Barnard Parte1: http://agenziastampaitalia.it/speciali-asi/speciale/33935-economia-intervista-asi-a-paolo-rossi-barnard-parte1

 

 

Ultimi articoli

La “Liberazione” nel deserto: un altro 25 aprile senza futuro

(ASI) “Aprile è il mese più crudele”, scrive T.S. Eliot nella sua magistrale opera “La terra desolata”. Il 25 aprile di ogni anno conferma e dà voce corposa a questa verità. ...

Avv. Trisciuoglio: il 9 ottobre non fu devastazione. La Cassazione annulla la sentenza della Corte di Appello di Roma resa nei giudizi abbreviati a carico di Toia, Savaia e Ursino.

(ASI) "Annullamento totale con rinvio. Un trionfo a lungo atteso. È stata una accesa e dura battaglia iniziata con l’essere succeduti alla scelta capestro ed improvvida del rito abbreviato nei ...

La pietra di Iguarai

(ASI) Padova - Vittorio Vetrano, conclude la trilogia iniziata con “Il mistero di Tientsin”, e il “Tesoro di Equatoria”, con un sigillo: “la pietra di Iguarai”. Perché un sigillo? La ...

Semifinale Coppa Italia: è la Juventus la prima finalista

(ASI) All’Olimpico di Roma la Lazio cerca l’impresa per ribaltare il 2 a 0 subito all’andata e qualificarsi alla finale per salvare una stagione non troppo felice, obiettivo che ...

Toscana, Potenti (Lega): Bene ok a nuova proposta tecnica per Zls a dispetto di critiche della sinistra 

(ASI) "Dopo le indicazioni date dal Consiglio dei Ministri, ed a dispetto delle iniziali ed irriverenti proteste di alcuni esponenti locali del PD, la Regione Toscana ha compreso la semplicità ...

Tutti gli incentivi e agevolazioni per i giovani agricoltori nel 2024

(UNWEB) La Legge n. 36 del 15 marzo 2024 definisce "impresa giovanile agricola" e "giovane imprenditore agricolo" le entità commerciali e i singoli imprenditori che operano esclusivamente nell'ambito agricolo, secondo quanto stabilito dall'articolo 2135 ...

Ecuador, forze armate fermano la rivolta dei carcerati

(ASI) Le forze armate dell’Ecuador sono riuscite a sedare il tentativo di rivolta nel carcere della provincia di Los Ríos, avvenuto in concomitanza con lo svolgimento del referendum ...

Ponte del 25 Aprile, Napoli sold out. Gianni Lepre (economista): “ I numeri ci sono adesso risolviamo le criticità”

(ASI) Napoli - Sono lusinghiere le previsioni dell’Abbac relativamente all’afflusso turistico nel ponte del 25 Aprile. La città già è invasa da turisti e gite scolastiche tanto da avere ...

Durigon (Lega): Campi Flegrei, occorre piano prevenzione pericoli fabbricati

(ASI) Napoli – "Per la prevenzione nei Comuni dei Campi Flegrei dal rischio bradisismo, occorre un Piano di prevenzione non limitato alle ancora inesistenti vie di fuga o ad esercitazioni, ma ...

Basilicata, Ruotolo (Pd): anche nella sconfitta un forte segnale di presenza per PD

(ASI) “Sul risultato  finale hanno pesato le incertezze iniziali della campagna elettorale, ma non c’è dubbio che il vincitore delle elezioni regionali della Basilicata sia  il candidato della ...