Elezioni USA. Il trionfo di Trump è anche opera del 'popolo' di Hollywood

I grandi artisti che lo hanno sostenuto a viso aperto.

Eastwood(ASI) Una delle armi più usate nella campagna contro Trump è stato il presunto appoggio massiccio dell'elettorato USA per la candidata democratica Hillary Clinton. Questo non valeva solo per la gente comune, ma anche per i divi di Hollywood. Questo era almeno ciò che una propaganda ben orchestrata a livello internazionale ci voleva far credere. Alcuni attori effettivamente avevano manifestato più che una sana rivalità e differenziazione politica, un vero proprio disprezzo per la persona Trump. Non sono mancati gesti plateali al limite dell'indecenza. Come la promessa di una prestazione gratuita di sesso orale  per tutti gli elettori della Clinton, fatta pubblicamente dalla cantante Ciccone (in arte Madonna). Politically correct? Fatto sta che la notizia non ha destato  abbastanza scandolo, tantomeno in Vaticano, a differenza delle affermazioni 'maschiliste' di Donald Trump. Esemplare anche il caso di Robert De Niro il quale il 3 novembre, durante una cena di gala per Israele, al Beverly Hilton, si è rifiutato di posare per una fotografia con Arnold Schwarzenegger, sospettato di simpatizzare per Trump: "Se stai sostenendo Trump,  non voglio avere niente a che fare con te". Anche questo è 'politicamente corretto'? Si è parlato di ben 167 star che avrebbero votato a favore della Clinton, ma, in realtà,  solo pochi nomi sono stati fatti. Dall'altra parte abbiamo molti personaggi illustri e grandi campioni dello sport che, nonostante il pesante clima d'intimidazione, non hanno esitato a dichiarare pubblicamente la loro preferenza per il candidato repubblicano. Primo fra tutti Clint Eastwood, attore e regista ottantacinquenne che già dalle primarie ha chiarito il suo pensiero: "Chiunque sarà meglio di Obama". Grande elettore di Trump che volentieri ha incontrato la stella del cinema in California. Altra celebrità del cinema e prima ancora dello sport è Hulk Hogan, ex campione di wrestling, di origine italiana, il cui vero nome è Terence Bollea. Non meno ardenti sostenitori di Trump presidente sono l'attore Lou Ferrigno (L'"Incredibile Hulk"), l'ex campione mondiale di pugilato Mike Tyson e l'attore-regista Mel Gibson. La lista portrebbe continuare a lungo. Concludendo alla maniera di Hollywood, secondo lo stile di Sergio Leone,  si potrebbe così sintetizzare il duello Clinton-Trump: "Quando un pistolero (Clinton) incontra un uomo con il fucile (Trump), il pistolero è un uomo morto". Politicamente.

 

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