Osservatorio Europa. Elezioni alle porte
(ASI) Le elezioni europee sono sempre più vicine. I partiti di ogni Stato Europeo stanno cominciando a scaldare i motori in vista della campagna elettorale. Tutti hanno un solo obiettivo: conquistare il posto più ambito, quello della presidenza della Commissione Europea.

I temi che dovranno essere affrontati sono molteplici. Si va dalla disoccupazione giovanile, vera piaga per gli Stati europei, fino alle problematiche legate al mercato del lavoro, senza dimenticare l’austerità. Si preannuncia un confronto politico strettamente legato a temi sociali ed economici. Ma chi sono i candidati alla presidenza della Commissione? Nonostante la lista non sia completa, alcuni nomi sono sicuri. Il primo è Martin Schulz candidato per l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, un moderato di sinistra che punto ad una Europa più sociale e meno economica, ma senza rinunciare all’impostazione liberista. Alexis Tsipras, candidato della Sinistra Unitaria, rappresentante greco dell’estrema sinistra europea con un programma basato su un cambio di rotta economico che si opponga all’austerità, tanto odiata nel suo Paese natale. José Bosé e Ska Keller, capilista dei Verdi europei, molto attenti a temi ambientali. Guy Verhofstadt, candidato dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, una federazione di partiti dall’impostazione liberista. Marine Le Pen, rappresentante dell’estrema destra francese, candidata per l’Alleanza Europea per la Libertà, creata da poco e pronta a raccogliere i partiti euroscettici e nazionalisti. In attesa del candidato del Partito Popolare Europeo, ovvero dei conservatori, moderati e democristiani, alcune formazioni hanno già dato inizio alla campagna elettorale, ognuna pronta a sostenere il proprio candidato e la propria visione di Europa, che sia sociale o tecnocratica, liberista o burocratica. La posta è molto alta. In gioco c’è l’Unione Europea.

Guglielmo Cassiani Ingoni – Agenzia Stampa Italia

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