Festival Internazionale del Film di Roma 2014. Il mio amico Nanuk.

(ASI) C’è chi ha un cane, chi un gatto come animale domestico, Luke invece adotta un tenerissimo orsetto polare. Nanuk, ovvero orso vagabondo, è un cucciolo delizioso, molto intelligente, che viene diviso dalla sua mamma. Luke, orfano di padre, decide di fare un’incredibile avventura tra i ghiacci del Polo per riportarlo da lei, impendendo che il cucciolo venga messo in uno zoo.

Ovviamente la sfida è durissima, e un poco folle, ma il film permette di vedere questo luogo inaccessibile, che in realtà è pieno di vita con balene, orche, uccelli di tutti i tipi, foche e gli orsi polari. Un viaggio che può essere definito come un percorso di iniziazione, volto a superare fantasmi del passato  per diventare uomo. Come le balene ritornano in uno stesso luogo dopo anni, con la stessa motivazione Luke si spinge oltre le sue capacità nel cuore del Polo Nord. Film commovente, appassionante, capace di emozionare grandi e bambini. In Germania l’orsetto polare Nut conquistò moltissimi, ma l’orsetto Nanuk, sebbene dolce e simpatico, ci fa capire che l’unico posto dove sta realmente bene è il suo ecosistema insieme alla sua mamma.

Voto: 9

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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