Spoleto58, "Io sono Misia", Lucrezia Lante Della Rovere da applausi

(ASI) Spoleto, il Festival dei Due Mondi numero cinquantotto regala agli spettatori un'altra grande perla di teatro: "Io sono Misia". Lucrezia Lante Della Rovere ha portato in scena nel teatro del complesso monumentale di San Nicolò la storia di Misia Sert, musa ispiratrice, amica e confidente dei grandi artisti transitati nella Parigi della Belle epoque.

Un'ora e mezzo di monologo, probabilmente la tipologia di recitazione più difficile, dove Lucrezia Lante Della Rovere ha raccontato storie, segreti e aneddoti di Misia e dei suoi rapporti con Proust, Stravinsky, Diaghilev, Nijinsky, Debussy, Toulouse-Lautrec, Picasso, Ravel, Cocteau e della sua grande amicizia con Coco Chanel. I testi della pièce sono stati curati da Vittorio Cielo con la regia di Francesco Zecca. Molto suggestiva la scenografia curata da Gianluca Amodio dove padroneggiava su fondo nero una poltrona stile barocco di grandi proporzioni nella qualeMisia si muoveva tra i giochi di luce realizzati da Pasquale Mari creando un atmosfera quasi fiabesca.
Grazie a Lucrezia Lante Della Rovere gli spettatori, che hanno decisamente apprezzato lo spettacolo, hanno fatto un viaggio entusiasmante nelle menti dei geni che hanno disegnato l'arte e la cultura della Belle epoque.
"Le università la chiamano 'cultura'. Io la chiamavo: averli tutti a cena da me, a casa." Misia Sert

Fabio Gasparri - Agenzia Stampa Italia

Foto: ML Antonelli/AGF

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