Spoleto58, "Porcile" strappa applausi e fa riflettere nel ricordo di Pasolini

(ASI) Spoleto - ancora un omaggio del Fesival dei 2 Mondi a Pierpaolo Pasolini nel quarantesimo anniversario della tragica scomparsa; dopo il successo de "Il Vantone" sta andando in scena nella ex Chiesa dei S.S. Simone e Giuda il dramma in undici episodi scritto dal regista, scrittore e poeta bolognese nel 1966 : "Porcile".


Il dramma ambientato nella Germania del dopo nazismo racconta l'impossibilità di un ragazzo, Julian, figlio di un coppia dell'alta borghesia di vivere secondo le sue idee e che trova nel porcile paterno un amore particolare che lui riconosce come scintilla di vita. Questa passione misteriosa e segreta diventa simbolo del disagio che vive Julian, trascina tutta la trama e rende ancora più drammatico il rapporto figlio-genitori troppo impegnati ad anteporre i propri interessi al bene del figlio.
Le scene sobrie ma di grande impatto, curate da Lorenzo Banci sono state allestite nel transetto dell'ex chiesa del XIII secolo che richiama al gotico umbro con tratti di romanico ed impreziosite dalle luci di Roberto Innocenti, i costumi sono stati realizzati da Sandra Cardini , le Musiche da Arturo Anecchino.
Il venticinquenne Julian é stato interpretato da Francesco Borchi, il ruolo dell'amica di sempre e confidente Ida é stato affidato a Elisa Cecilia Langone, il papà era Mauro Malinverno, la Madre Alvia Reale, Hans-Guenther Franco Ravera, Herdhitze Fulvio Cauteruccio, Maracchione Fabio Mascagni, ed il maggiordomo quasi muto ma l'unico ad interessarsi a Julian era Pietro d'Elia, il tutto coordinato dalla sapiente regia di Valerio Binasco.
Uno spettacolo che fa riflettere, ben fatto e godibile.

Fabio Gasparri - Agenzia Stampa Italia

Foto: ML Antonelli/AGF

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