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 Goliardia Perugia
(ASI) Temperatura estiva per un sabato di metà maggio. Perugia è affollata di turisti da piazza Italia a piazza IV Novembre, ma è di fronte al Palazzo dei Priori che si concentra l’attenzione dei visitatori. Una cerimonia fuori dal tempo: sbandieratori, rullo di tamburi e stendardi al vento. Poi mantelli, placche metalliche e cappelli a punta, quelli che fino a pochi decenni fa erano popolari tra gli studenti universitari. In cima al Palazzo, dal pulpito, il capo della goliardia perugina saluta turisti e studenti provenienti da ogni parte d’Italia, dando così inizio alla Festa delle Matricole di Perugia (o Feriae Matricolarum), consueto appuntamento della primavera umbra.

 

Fabrizio, venticinque anni e una laurea in chimica, è il 30^ Grifone Trionfante, trionfante a buon titolo perché da due giorni i suoi goliardi ‘monopolizzano’ il centro città.

E’ da giovedì 12 Maggio che gli occhi sono puntati solo su di loro: locali affollati di feluche, giochi e un concerto improvvisato la sera di venerdì che ha attirato un discreto pubblico.

Fabrizio, da quanto tempo sei in goliardia?

Da che ero matricola. Avevo diciannove anni quando me ne è stata offerta l’ opportunità.

Perché opportunità?

Il nostro non è solo un gioco, ma qualcosa che permette di vivere più profondamente l’ateneo Perugia; siamo da un lato eredi di una tradizione, dall’altro parte di una comunità umana assolutamente unica: il nostro è un rapporto fraterno che non si esaurisce con la laurea, anzi! Sopravvive agli anni, alle difficoltà, ai cambiamenti che la vita porta con sé.

Noto infatti che non ci sono soltanto ‘giovani’…

Come sempre tutto dipende dalla persona e dal piacere che essa ha di frequentare un ambiente.

Trovi ragazzi che passano in nostra compagnia un anno o anche meno; altri che malgrado lavoro e distanze tornano a trovarci, perché lo spirito di gioco non si è esaurito, semmai rafforzato.

Perché oggi meno giovani scelgono di farsi ‘battezzare’?

Bella domanda. Dovresti chiederlo a loro. (ride) Oggi uno studente ha certamente meno preoccupazioni e più possibilità rispetto ad un coetaneo dei primi anni Novanta; le forme stesse di aggregazione sono cambiate, basti pensare che vent’anni fa era consuetudine il battesimo della feluca o comunque la partecipazione attiva alla vita universitaria. Adesso la facoltà è un mero luogo di ‘transito’: esame, verbale e ciao, me ne vado a bere.

Bere… il goliardo non è certo astemio!

Purtroppo ci sono anche quelli ma hanno vita dura (ride ancora). Anche noi facciamo casino, ma dipende dal contesto e in goliardia nulla è fine a se stesso. L’amicizia, il gioco, il divertimento non sono mai fini a se stessi.

Le Feriae di Maggio sono il vostro unico appuntamento?

Ci fermiamo solo due mesi, Agosto e Settembre. Durante l’anno organizziamo eventi in città, rivolgendoci sia ai fratelli ‘esteri’ che agli studenti perugini. Non manca poi occasione di visitare altre piazze goliardiche.

Prossimi appuntamenti?

Firenze, la settimana prossima. Anzi, colgo l’occasione per proporre ai tuoi lettori di farsi vivi e perché no, venire a Firenze con noi. Non se ne pentiranno…

Vieni da Taranto e fai il Grifone. Una cosa un po’ singolare, non credi?

Sarebbe singolare il contrario, ovvero un Gripho di Perugia. I miei predecessori erano folignati, spoletini, baresi e anche un ternano. Ecco, un ternano, questa cosa potrebbe sembrare strana, ma se ci pensi bene l’idea di un Grifone rossoverde è geniale!

Già, Terni. Da quel che mi dicono è ‘territorio’ tuo. C’è qualche ordine nella Conca?

Beh, a Terni c’è il migliore di tutti. Il Dragonato. Peccato non sia più tanto attivo, ma chissà che qualcuno, leggendo questa intervista, non si interessi e magari si proponga di tirarlo su..

Un altro Grifone rossoverde?

E chi può dirlo? Magari in stile John Belushi di Animal House. Ma anziché il bourbon si scola un bottiglione di Viparo.



Ringraziamo Fabrizio per tempo che ci ha dedicato. La Festa non è ancora finita e le responsabilità nemmeno: duecento presenze danno soddisfazione ma sono pur sempre un bell’impegno.

Le Feriae termineranno ufficialmente domani, con un ultimo grande banchetto in un locale del centro.

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