Giornale Radio ASI del 26 agosto 2019

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L'informazione mondiale in un clic.
A cura di Marco Paganelli

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
Apriamo con gli esteri.
Le esplosioni nucleari, in seguito all’incidente atomico in Russia causato da un test fallito presso il poligono di Neonoska, potrebbero essere state 2. La notizia è stata riferita dal Norsar Research Institute, che ha 6 stazioni di monitoraggio dell’aria rientranti tra quelle che effettuano la sorveglianza globale e trasmettono dati all’organizzazione di Vienna CTBTO. Quest’ultima controlla il rispetto, da parte della comunità internazionale, del trattato contro i test atomici. La prima deflagrazione - secondo quanto riferito dall’amministratore delegato del’istituto ad un quotidiano norvegese – è stata l’8 agosto alle 9 del mattino e la seconda alle 11”. Mosca potrebbe aver compiuto quindi un doppio lancio di vettori. Il Cremlino ha rassicurato però che non ci sono rischi, per l’ambiente e la salute, ma tali affermazioni sono state prese con scetticismo all’estero, in quanto tale situazione rievoca lo spettro degli eventi di Chernobyl avvenuti nell’aprile 1986.

Altissima tensione in Medioriente. Nuovi raid israeliani, in Siria e Libano, da sabato scorso. Colpiti obiettivi iraniani a Damasco e la sala stampa di Hezbollah a Beirut. Il premier di Tel Aviv, Benjamin Netanyahu, ha detto che l’iniziativa è stata necessaria per fermare i preparativi di un imminente attacco di Teheran contro lo Stato ebraico. I raid di quest’ultimo sono proseguiti, anche oggi nel paese dei cedri, colpendo alcune caserme del Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Si temono reazioni e lo scoppio di un nuovo e grave conflitto regionale con potenziali conseguenze negative a livello mondiale.

Veniamo in Italia.
Ultime ore di trattative tra il Pd e il Movimento Cinquestelle. I due partiti dovranno dire domani al capo dello Stato, Sergio Mattarella, se saranno in grado di formare un nuovo governo. Il presidente della Camera, il pentastellato Roberto Fico, ha respinto la proposta di Nicola Zingaretti di diventare premier di un ipotetico esecutivo. Il segretario del Partito Democratico ha lanciato tale opzione, chiedendo un confronto sui temi alla controparte, ribadendo al contempo che Giuseppe Conte non dovrà rimanere a palazzo Chigi. Tale opzione è fortemente voluta invece da buona parte del Movimento, che vede il professore ancora in grado di mantenere la carica di presidente del Consiglio.

Apertura piatta di Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, della borsa di Milano, ha avviato le contrattazioni odierne in lieve rialzo dello 0,04% a 20.482 punti. Pesano le tensioni sui dazi tra Stati Uniti e Cina e la crisi politica nel nostro paese.

Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

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