Giornale Radio ASI del 03 gennaio 2018 L'informazione mondiale in un clic

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Giornale Radio ASI del 03 gennaio 2017 L'informazione mondiale in un clic. A cura di Marco Paganelli Agenzia Stampa Italia

 

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
Apriamo con gli esteri,
E’ stato riaperto,dopo due anni, il canale di comunicazione tra le Coree. Pyongyang ha dato il via libera così alla discussione sull’eventuale partecipazione degli atleti nordcoreani alle Olimpiadi che si terranno a febbraio in Corea del Sud. E’ sempre alta, intanto, la tensione con Washington: “Il mio pulsante nucleare è più grande e funziona bene”, ha twittato il capo della Casa Bianca, Donald Trump, replicando a quanto dichiarato dal leader asiatico Kim Jong Un che aveva fatto sapere, nel discorso di inizio anno, che è stato completato il programma atomico della Corea del Nord e di avere, sulla sua scrivania, il bottone nucleare da premere nel caso in cui fosse attaccato da paesi ostili come gli Stati Uniti. La Cina ha chiesto oggi alla Casa Bianca, per l’ennesima volta, moderazione nelle sue dichiarazioni e si moltiplicano, nel frattempo, voci non confermate che darebbero per imminente un nuovo test missilistico della Corea del Nord, un’ennesima sfida all’intera comunità internazionale.

Washington sospenderà, nelle prossime ore, 255 milioni di aiuti al Pakistan. Lo ha annunciato l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley. “Islamabad fa il doppio gioco: lavora con noi e al contempo aiuta i terroristi che attaccano le nostre truppe in Afghanistan”, ha dichiarato la Casa Bianca. Convocato dal ministero degli esteri pachistano l’ambasciatore americano nel paese a cui ha presentato una dura protesta. La banca centrale pachistana ha autorizzato, intanto, l’utilizzo dello Yuan cinese in sostituzione del dollaro americano negli scambi commerciali con la Cina. L’iniziativa rientra nell’accordo fra Islamabad e Pechino volto a realizzare un Corridoio economico, tra i due paesi, entro il 2030.

Rimane sempre altissima la tensione in Iran. Continuano le proteste sollecitate, a parere della guida suprema l’Ayatollah Khamenei, da Arabia Saudita, Israele e Stati Uniti. I cittadini chiedono un costo della vita più accettabile e la cessazione degli episodi di corruzione da parte del regime. Aumenta a 23 morti il bilancio delle vittime degli scontri e a 450 il numero di persone arrestate, molte delle quali rischierebbero la pena di morte. Sono stati segnalati, intanto, nelle ultime ore, anche cortei a favore del governo di Teheran. L’Unione Europea e la Casa Bianca chiedono alle autorità del paese che sia garantita la libertà di manifestare pacificamente. Gli Stati Uniti domanderanno, nelle prossime ore, che si riunisca con urgenza il Consiglio di Sicurezza dell’Onu a New York e quello dei diritti umani a Ginevra. Washington non esclude, inoltre, possibili nuove sanzioni contro Teheran a causa della violazione di questi ultimi. " Netanyahu e Trump sostengono le proteste in Iran. Noi ci opponiamo ", ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco. Preoccupazione, per le ingerenze esterne negli affari iraniani, era stata espressa, lunedì scorso, anche dalla Russia.

Veniamo in Italia

E' ancora chiuso il cavalcavia vicino al luogo del gravissimo incidente di ieri sulla A21, tra Brescia e Manerbio. Tre i mezzi coinvolti: un camion, una cisterna che si è incendiata e un'auto. Sei i morti carbonizzati. Secondo quanto si è appreso, il camionista è finito sulla macchina ferma per un tamponamento, spingendola così contro la cisterna. Tecnici al lavoro per identificare le vittime. E’stata riaperta, intanto, l'autostrada nella notte.

"Ho chiesto al Tribunale di Roma il giudizio immediato nel procedimento aperto nei miei confronti dalla procura capitolina. Desidero che sia accertata quanto prima la verità giuridica dei fatti. Sono certa della mia innocenza e non voglio sottrarmi ad alcun giudizio". E' quanto ha scritto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, su Facebook in riferimento alla vicenda delle nomine in Campidoglio.

Alcuni gioielli della mostra "Tesori dei Moghul e dei Maharaja", ospitata al Palazzo Ducale di Venezia, sono stati rubati da una teca. I monili sottratti avrebbero un valore di alcune decine di migliaia di euro. Il questore di della città, Vito Gagliardi, ha chiesto l'intervento degli esperti della polizia di Roma. E' indispensabile, ha spiegato, capire che cosa non ha funzionato" e perché è "stata aperta una teca come se fosse una scatoletta ".

Sono stati 115 mila gli italiani che nel 2017 hanno visitato il Museo del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, nel sud della Polonia. Lo ha reso noto la direzione del museo. Secondo la fonte, il numero complessivo delle visite al lager nazista ha superato per la prima volta, l'anno scorso, la soglia del 2 milioni. Fra i più numerosi – viene sottolineato – vi sono i cittadini polacchi, britannici, americani, spagnoli, tedeschi e ultimi gli israeliani.

Per il momento è tutto. Grazie per l’ascolto. Ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

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