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Al via la raccolta differenziata dei rifiuti nella cittadella sanitaria dell Santa Maria della Misericordia a Perugia
(ASI) Perugia - Dopo il porta-a porta in città, anche nella cittadella sanitaria di Perugia (Ospedale Santa Maria della Misericordia e zona Universitaria) parte la raccolta differenziata dei rifiuti. Parte in via sperimentale, nei Reparti del Vecchio Silvestrini e all’”Ellisse”, dove sono allocate le Direzioni amministrative dell’Azienda Ospedaliera.
L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa cui erano presenti il Commissario dell’Azienda Ospedaliera, Walter Orlandi, appena nominato a succedere a se stesso come Direttore generale; il Sindaco di Perugia, Vladimiro Boccali; l’Assessore comunale all’Ambiente, Lorena Pesaresi; ed il Presidente di GESENU, Graziano Antonielli.

Quello dell’ospedale non è un tassello di poco conto nel quadro della raccolta differenziata in tutto il comune di Perugia. Non lo è perché al “Santa Maria della Misericordia”, ogni giorno, in media, vivono o transitano, tra chi vi lavora, vi studia e vi si cura, oltre 15.000 abitanti-produttori di rifiuti, cioè “una città non tra le minori dell’Umbria” dopo i capoluoghi, come l’ha definita il sindaco Boccali. E non lo è perché, come ha spiegato Orlandi, citando dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la maggior parte dei rifiuti prodotti negli ospedali (in percentuale, tra il 75 ed il 90 % ) non sono, contrariamente a quel che si pensa, né speciali ospedalieri, né tossico-nocivi, ma assimilabili agli urbani e, perciò, differenziabili.

Dunque, ha auspicato l’assessore Pesaresi, il “Santa Maria della Misericordia”, potrà contribuire in modo rilevante al raggiungimento dell’obiettivo del 65% di raccolta differenziata fissato dalla Regione Umbria. Un obiettivo già nel mirino, visto che, nel maggio scorso, il Comune di Perugia aveva già toccato quota 47% (cioè + 14% rispetto allo stesso mese del 2010) sia pur in presenza d una copertura solo parziale (circa il 70%) della popolazione servita dalla raccolta differenziata.

Il nosocomio perugino, insieme ad altri centri-funzione (come l’Università e la Casa dello Studente), secondo Pesaresi contribuirà in modo importante consolidare la raccolta differenziata a Perugia, anche se occorrerà lavorare ancora molto per l’altro obiettivo, quello della riduzione dei rifiuti a monte, per esempio indirizzando verso l’uso di prodotti con minori imballaggi, confezioni ed incarti. Ciò in quanto se è vero che la raccolta differenziata aumenta in maniera generalizzata, è però anche vero che non diminuisce la produzione di rifiuti.

In questo contesto, è importante che la raccolta differenziata decolli bene al “Santa Maria” e, a questo fine, come ha sottolineato Orlandi, sarà posta particolare attenzione alla formazione ed informazione verso gli Operatori dell’Ospedale. Formazione che è già iniziata con una sere di incontri dedicati ai Direttori medici ed ai Coordinatori infermieristici.

Anche il presidente di GESENU ha rimarcato, ai fini del successo della differenziata, l’importanza dei momenti formativi per la popolazione in generale e, nello specifico, per gli addetti ospedalieri. Proprio per questo, lo staff di GESENU ha studiato nei dettagli, anche per l’ospedale, tipologie di contenitori e materiale divulgativo che facilitino tutti nel fare la differenziata e, quindi, e riducano al minimo le possibilità d errore nel fare la selezione.

Anche se, come ha voluto far notare il sindaco Boccali, i fattori fondamentali del successo della raccolta differenziata sono e saranno due: da una parte la capacità di chi amministra di saper governare i processi di cambiamento/miglioramento strutturale della qualità della vita (e la differenziazione dei rifiuti lo è); dall’altra la convinzione dei cittadini che occorre fare la differenziata non perché la legge lo impone, ma perché è un vantaggio per la città e per l’ambiente, cioè per tutti. Insomma, il “dovere civico” e la responsabilità da cittadini, anziché le imposizioni di legge e il timore di incorrere in sanzioni.

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