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Citta’ di Castello: storica unione tra il Pdl di Cesare Sassolini e la Lega Nord di Stefano Caselli per la corsa a sindaco della città.
(ASI) Umbria -  Appuntamento alle 11 di mattina nella storica sede tifernate della Lega Nord tra i militanti del partito, il candidato a sindaco leghista Stefano Caselli e i vertici locali e regionali del PdL con il candidato Cesare Sassolini. “Oggi è nato il centrodestra a Città di Castello” ha dichiarato il consigliere regionale del PdL Andrea Lignani Marchesani: infatti la Lega Nord tifernate ha annunciato che, nella corsa a sindaco della città, il candidato leghista Stefano Caselli ha deciso di rinunciare alla candidatura alleandosi a sostegno di Cesare Sassolini. “E’ una decisione storica” ha così aperto la conferenza stampa Caselli “ma è anche una decisione strategica per il bene di Città di Castello. Abbiamo preso questa decisione negli ultimi giorni e abbracciata democraticamente da tutti i militanti della Lega Nord: possiamo quindi annunciare che, ritirando la mia candidatura, per le elezioni a sindaco, sosteniamo unitamente Cesare Sassolini. Il quadro politico locale appare preoccupante”, continua Caselli, “sono apparse liste senza storia e senza identità, partiti-azienda, nati ad ‘uso e consumo’ di pochi.” E’ sorto un dialogo tra Sassolini e Caselli, che in caso di vittoria sarà eletto vicesindaco della città. I punti più importanti di quello che era il programma leghista sono stati ben accettati nel programma del PdL e a ricordarli sono stati sia Stefano Caselli che il consigliere regionale del partito Gianluca Cirignoni “Per prima cosa è giunto il momento che i cittadini storici di Città di Castello, i tifernati, tornino ad essere al primo posto agli occhi dell’amministrazione comunale. Per ciò uno dei punto che condivideremo è l’ordinanza sulla residenza per limitare l’accesso al titolo di ‘tifernate’ a troppe persone. La vecchia amministrazione ha dato in maniera troppo facile la residenza nel comune e chi ha la residenza, ovviamente, ha il diritto a maggiori convenzioni: chi ci rimette sono i cittadini. Ripulire la città da clandestini e da chi non ha il permesso di soggiorno” proseguono Caselli e Cirignoni “frenando sia il numero di extracomunitari presenti che le infiltrazioni mafiose, sempre più presenti nell’Alta Valle del Tevere”. Proprio su questo punto il consigliere regionale Cirignoni ha ricordato che, sfruttando il momento di crisi economica che ha colpito anche l’Alta Valle del Tevere, molti malavitosi sono presenti nel comprensorio diventando una minaccia per l’economia locale e per le imprese. “Altro punto importante”, continua l’ex candidato a sindaco leghista Caselli “è quello di migliorare la sicurezza dei cittadini e di rilanciare l’economia locale: Città di Castello è la quarta città della Provincia e, per la sua posizione e storia, dovrà tornare a ricoprire il ruolo di locomotiva dell’economia dell’Umbria.” “Città di Castllo è, per la Lega Nord, la capitale dell’Alto Tevere e per troppo tempo è stata svenduta dall’amministrazione attuale per un interesse regionale che non ha mai fatto nulla per la nostra storia” precisa Gianluca Cirignoni. Cesare Sassolini ha accolto a braccia aperte la Lega nella sua coalizione ringraziando, per la fiducia e il sostegno Caselli. “E’ stata sicuramente una scelta difficile, un passo ragionato che dimostra la maturità politica della Lega. Sono sorti a Città di Castello ‘mostri politici’, pseudo forze politiche che non hanno idea di cosa sia la politica e scendono in campo solamente per interessi propri o di qualche azienda. Noi ci siamo uniti per sconfiggere anche questo. Io e il mio gruppo abbiamo accettato subito il programma proposto da Caselli perché è in linea con i nostro obiettivi e non può che arricchire il programma, ormai definibile nostro!” Prosegue poi Sassolini “Questo è un momento storico, due forze sane e giovani si uniscono per il bene di Città di Castello, per la nostra città. Io non sono il ‘capo’ di questo nuovo gruppo, ma colui che porta la ‘spedizione’ alla vittoria, alla libertà. Questa mattina un giornale mi ha definito sherba e credo che sia proprio la definizione migliore per descrivere il mio ruolo: come la spedizione inglese che negli anni 50, dietro il proprio sherba ha raggiunto la cima, creduta irraggiungibile del monte Everest, così io guiderò il nostro gruppo alla vittoria di una città da sempre considerata ‘irraggiungibile’ per il centrodestra”. Presente all’incontro anche il consigliere regionale PdL Massimo Monni che a nome del partito regionale ha ringraziato “gli amici della Lega Nord che hanno preso, con coraggio, questa decisione. Città di Castello ha tutto l’appoggio del partito, il centro destra regionale punta molto sul cambiamento politico di questa città e i cittadini sapranno riconoscere i veri partiti da quelli improvvisati”. Monni ha poi ringraziato Catia Polidori, presente alla conferenza per la sua importante partecipazione politica a livello locale e nazionale. Andrea Lignani Marchesani, in conclusione, si è detto commosso per ciò che stava succedendo questa mattina a Città di Castello “Oggi è nato il centro destra a Città di Castello. Siamo uniti per la prima volta a livello locale, ogni voto è un voto in più per il gruppo. Nelle nostre file si è fatto pulizia di molti personaggi che hanno abbandonato il gruppo per seguire favoritismi, ma questo è un bene perché ci presentiamo alle elezioni uniti, forti e con uomini e donne liberi, puliti e, mi ripeto, ma uniti.” Al termine della conferenza l’ex candidato a sindaco della Lega Nord ha consegnato a Cesare Sassolini, candidato a sindaco ufficiale per il centro destra, il programma.

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