×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Il comune di Perugia insieme alle associazioni dei proprietari e degli inquilini per sostenere il bando regionale per gli appartamenti sfitti da assegnare ai morosi incolpevoli/ nota degli assessori Mercati e Liberati

(ASI) Favorire e accelerare sulla sottoscrizione degli affitti a canone concordato: è stata questa la finalità dell’incontro avvenuto a fine della settimana scorsa, a Palazzo Grossi, fra gli assessori Ilio Liberati (Edilizia pubblica  e privata) e Livia Mercati (Bilancio), una rappresentanza delle associazioni degli inquilini e delle associazioni della proprietà edilizia.

In particolare, l’assessore Liberati ha sollecitato le associazioni dei proprietari a sostenere il bando regionale con cui si individuano gli immobili da riservare alla locazione a canone concordato per i nuclei familiari in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole.

In sostanza, il Comune di Perugia è garante dell'accordo tra le associazioni degli inquilini e quelle dei proprietari che si sono impegnate a trovare una sintesi fra le diverse necessità.

L’Amministrazione comunale, inoltre, si è detta disponibile a rendere fruibile la propria cartografia e, quindi, le strutture tecniche del Comune. Dalla riunione, le parti sono uscite con l’impegno di stipulare, entro due mesi, una bozza di accordo. L’assessore Liberati si è poi soffermato sul bando regionale per l’individuazione di immobili da riservare alla locazione a canone concordato per i nuclei familiari in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole.

GLI ASSESSORI LIBERATI E MERCATI: “In questi ultimi tre mesi, anche su sollecitazione dell’Amministrazione si è lavorato molto, accelerando i tempi, per il superamento delle vecchie zonizzazioni e l'aggiornamento delle cartografie per arrivare a un rinnovato patto che tuteli i diversi interessi in campo e favorisca la sottoscrizione di affitti di case a canone concordato.

In questo modo, si garantiscono certezze ed equità e si tutelano al meglio quanti - correttamente - si impegnano a stipulare contratti che hanno anche un valore e una incidenza sociale importanti”.

Gli assessori hanno ricordato anche che “sono stati messi a bilancio 100.000 € per contributi affitti, altri 100.000 euro dovrebbero essere garantiti dalla Regione Umbria. Inoltre, con l'approvazione del bilancio comunale delle settimane scorse, sono previsti 200.000 euro a favore di chi affitta a canone concordato”. Infine, l’Amministrazione comunale ha espresso condivisione per il bando regionale per chi affitta a chi ha perso l'immobile per morosità incolpevole: “la Regione dell’Umbria – hanno sottolineato Liberati e Mercati - ha disposto che le eventuali economie nell'ambito delle risorse impegnate per questa finalità, pari a 1,5 milioni di euro, che dovessero risultare al termine della assegnazione degli alloggi, vengano impiegate per coprire un ulteriore anno di contributo ai proprietari, per 200 euro mensili. Il contributo per l'alloggio messo a disposizione dell'Ater Umbria può così arrivare fino a 3 anni e fino al massimo di 7.600 euro. Quindi il contributo passa da 5.200 euro in due anni a 7.600 in tre anni. Con il contributo, fino a 7.600 euro per 3 anni, viene coperta quasi interamente la tipologia del contributo di locazione a “canone concordato”, che prevede uno spazio di 3 anni, eventualmente prorogabili di altri 2”.

Per l’assessore Liberati, la questione casa “è una priorità e l’Amministrazione comunale sta attivando tutti i percorsi possibili per risolvere quella che è una vera e propria emergenza sociale. E’ in crescita la domanda di cittadini per i contributi per l’affitto, ma contemporaneamente è stato azzerato, per l’anno in corso, il finanziamento statale destinato al Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione, che prevede contributi a favore di famiglie che abitano in affitto e hanno un canone di locazione eccessivamente oneroso rispetto al reddito”.  L’impegno del Comune è massimo anche sul fronte dei controlli a garanzia della correttezza della procedura di erogazione: “le domande, inizialmente in autocertificazione, verranno verificate e controllate anche attraverso il ricorso al Protocollo firmato con la Guardia di Finanza”.

Continua a leggere