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'Lino e il microfono, interviste e ricordi'. Lino Manocchia tra Presidenti, Hollywood e la sua Indy.

(ASI) Giulianova (Teramo) - Tutto l'amore per il giornalismo e la passione di un uomo che della curiosità ha fatto il proprio mestiere. È prima di tutto questo quello che traspare sfogliando le pagine del libro “Lino e il microfono, interviste e ricordi”, scritto dall'illustre giornalista Lino Manocchia e pubblicato dalla casa editrice Artemia.

La presentazione, a cura del critico letterario Simone Gambacorta, è stata inserita all'interno del fitto calendario della diciottesima edizione del Premio internazionale della fotografia cinematografica “Gianni Di Venanzo”, organizzato dall'associazione “Teramo Nostra”, e si terrà Giovedì 24 Ottobre 2013, con inizio alle ore 17:30, presso la Sala Buozzi di Giulianova paese. All'evento, che ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Giulianova, tra gli altri, prenderanno parte il Sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro, il Presidente dell'associazione Teramo Nostra Piero Chiarini, il Presidente dell'Odg Abruzzo Stefano Pallotta, il Presidente del Circolo della Stampa Abruzzo Marcello Martelli e il giornalista Ludovico Raimondi. A fare da moderatrice sarà la giornalista Roberta Di Sante. È prevista, altresì, la presenza del giornalista Rai Giampiero Manocchia, mentre l'autore interverrà in videoconferenza direttamente da New York.

Inoltre, nel corso del galà di chiusura del Premio “Gianni Di Venanzo” che si terrà presso il Cineteatro Comunale di Teramo, il 26 Ottobre, l'autore sarà insignito di un'onorificenza da parte del Sindaco Mastromauro e, per l'occasione, sarà rappresentato dall'illustre Prof. Giovanni Gasbarrini.

"Lino e il microfono" non è soltanto un testo, bensì una vera e propria raccolta di avventure, esperienze, ricordi e soprattutto interviste del grande giornalista che, partito con poche certezze dalla sua Giulianova, è approdato fin oltre oceano, dove la sua carriera ha imboccato la strada del successo. Un libro che ripercorre le tappe più importanti di 65 anni di vita votata al giornalismo e vissuta sempre sul pezzo e, nel corso dei quali, Lino Manocchia ha avuto l'onere e l'onore di poter incontrare e intervistare i più grandi divi di tutti i tempi. Al suo microfono, che sempre lo accompagna, nessuno è riuscito a sottrarsi, neppure lo schivo Paul Newman, con il quale l'autore condivideva una grande passione per le auto e le corse.

A chi gli chiede com'è stato l'impatto con il Nuovo Mondo, Manocchia risponde: «È una terra sconfinata, avvincente, aperta a chi ha la volontà di lavorare e migliorare». E a lui, instancabile stakanovista, questa volontà non è mai mancata, così come la passione per la propria professione trasmessagli dal padre, il noto giornalista e scrittore Francesco Manocchia.

L'America, come lui stesso scrive, lo ingoiò letteralmente: le esperienze alla Rai, i giornali, programmi televisivi e radiofonici. Tramite la “Voice of America” intervistò ben cinque Presidenti degli Stati Uniti, le più grandi star di Hollywood e i protagonisti del nostro cinema. Fino ad arrivare ad essere il più giovane reporter inviato dalla Rai al 50° anniversario dell'Oscar Haward di Hollywood.

«È un uomo poliedrico dai mille interessi, le sue passioni, la penna, le auto da corsa, i motori di cui è esperto ed appassionato, un'intervista che gli concesse il grande Tazio Nuvolari prima di un'importante edizione della Coppa Acerbo a Pescara, tutto appartiene a Lino», dice di lui il grande amico di sempre Ruggero Orlando in un'intervista. Una produzione dall'indubbio valore storico, giornalistico e culturale che ripercorre un'epoca e arriva fino ai giorni nostri.

 

 

 

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