Il problema di fondo, per i lavoratori di Safilo – Longarone, è il trasporto. Difatti, col cambiamento di orario, v'è da ridefinire le modalità di raggiungimento della sede. Sono quasi 500 lavoratori, su 1100, che utilizzano i mezzi pubblici in giornata per recarsi presso lo stabilimento di Longarone. Riducendo l'orario lavorativo, non vi sarebbero più i mezzi di trasporto a disposizione. E non garantendo i trasporti pubblici, per i dipendenti, non vi sarebbe più lavoro. La compagnia “Dolomitibus” va coinvolta in questa dinamica.
Tutti gli attori coinvolti sono interessati: trasporti, sindacati, primo cittadino, azienda. La partita non è affatto facile, e bisognerà condurla al meglio.
L'accordo, presumibilmente entrerà in vigore a settembre. La vita dei lavoratori, cambierà di certo. Auguriamo loro buona fortuna, in quanto non sarà un viaggio facile. Nell'auspicio che Safilo torni ad essere di nuovo leader mondiale, di quel settore, con lavoratori qualificati, dinamici e soddisfatti.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia