×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Legge di stabilità 2011 per il  PD In scena la disgregazione della maggioranza

(ASI) La finanziaria 2011 divide i partiti. L'On. Dario Franceschini, presidente dei deputati Pd in merito prende posizione con la seguente critica dichiarazione: "La maggioranza non esiste più e sarebbe bene per il paese se tutti ne prendessero atto. La votazione di oggi in commissione Bilancio e il comportamento di Fli e Mpa sono la conseguenza dell'ottusità del governo nel rifiutare ogni miglioramento al testo della legge di stabilità e parlano più chiaro di qualsiasi cosa."

Il governo non ha più una maggioranza su cui contare. E' questo il senso di quanto avvenuto in commissione Bilancio durante l'esame della legge di stabilità. Tremonti ha prima preso una strada del tutto irragionevole presentando una manovra vuota e annunciando nello stesso tempo che la sostanza sarebbe stata messa in un nuovo decreto. Un modo di procedere che ha portato al blocco dei lavori per poi, dopo aver subito una sconfitta al primo voto, vedersi costretto alla retromarcia. Il ministro dell'Economia si è dovuto arrendere e l'esame del nuovo decreto è stato unito a quello della legge di stabilità; ora dovrà confrontarsi con le nostre proposte su temi fondamentali come università, revisione del patto di stabilità interno, ammortizzatori sociali, solo per fare degli esempi. Lo dovrà fare questa settimana nella Bilancio e nelle altre commissioni che saranno chiamate di nuovo ad esprimere i loro pareri. Abbiamo avuto l'ennesima prova, insomma, che governo e maggioranza sono al capolinea e del tutto incapaci di prendere decisioni utili per il Paese. Si limitano a vivacchiare e hanno paura anche della loro ombra. Non a caso, prima ancora che la discussione cominci, Tremonti ha già dichiarato che si finirà con votare un'altra fiducia, sarebbe la numero 37 sui provvedimenti.
 

Continua a leggere