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Imprenditore si spara nella basilica di Pompei, lascia 3 lettere, 2 accusano il fisco

(ASI) Lettere in Redazione. Roma - Un imprenditore di 63 anni in difficoltà economiche si è ucciso oggi a Pompei. Arcangelo Arpino si è sparato un colpo alla testa nel parcheggio del santuario della Madonna di Pompei, ha lasciato tre lettere. Una destinata ai familiari, nelle altre due l'uomo spiegava di trovarsi in difficoltà economiche e di dover far fronte alle richieste di pagamento di cartelle esattoriali firmate Equitalia.

 

Il presidente della Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, vuole lanciare un appello: « Non abbiamo più tempo. Mentre si discute come aiutare i cittadini e se aiutarli, ogni giorno assistiamo impotenti ad una carneficina. Il nostro centralino è un continuo squillare di gente disperata. La cronaca è piena di morti ammazzati a causa della crisi e della morsa fiscale. Noi abbiamo le idee per salvare lo Stato e gli italiani, vogliamo chiedere una sessione parlamentare specifica e che sia entro la settimana; il governo, al quale mi rivolgo personalmente, è pronto a dimostrare la sua buona volontà?»

Ufficio Stampa Federcontribuenti

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