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Non c’è una casa per piangere

(ASI) Roma - “Investire negli studi invece che sul mattone”: Sono queste le parole incoraggianti che il Ministro al Welfare Elsa Fornero ha lanciato a giovani italiani e famiglie. Un consiglio saggio si potrebbe affermare al primo ascolto. Perché investire nel mattone infondo? Visto le nuova tassa IMU, che a Roma, ma in tutta Italia, ucciderà qualsiasi proprietario di un qualsiasi immobile e che irrimediabilmente avrà la sua rivalsa proponendo un affitto ancora più alto. Dopo la distruzione del ceto medio, che oramai non esiste più, ora i nostri giovani dovranno, secondo il Ministro, rinunciare oltre che al futile sogno di avere un posto fisso, anche a quello di possedere una casa “fissa”. Bene, meglio continuare con gli affitti, in nero magari, continuare nel reinventare ogni giorno la lista della spesa per riuscire a risparmiare qualche euro, meglio non sapere se si dovrà andare a lavoro domani o se si riuscirà a pagare l’affitto oggi. Studiate ragazzi, pagate le tasse e dedicate anni della vostra vita allo studio, per poi accettare contratti part-time Co.Co.Co. e Co.Co.Pro., oppure a prestazione d’opera. Dovete studiare per poi vedere le banche congelarvi i soldi che avevate da parte per maggior “sicurezza”, oppure vi rifiuteranno il mutuo perché non avete il famoso posto fisso tanto demonizzato dal governo Monti. A cosa vi serve una casa in fondo? Il Ministro Fornero in realtà è stata lungimirante magari, forse tra le righe voleva far intendere che, oggi come oggi, quasi nessuno potrà più permettersi una casa, grazie al governo Monti, alla sua riforma del lavoro, ai tagli delle politiche sociali, alle piccole imprese che stanno chiudendo per le banche che li considera grandi imprenditori se hanno 10 operai al seguito. Forse però, il Ministro Fornero, di recente non ha più visitato le università, perlomeno quelle romane. Bene, gli atenei scoppiano di studenti che studiano per il loro futuro, di neo laureati che continuano il loro percorso formativo per poter avere qualche carta in più con l’aggravante delle tasse universitarie che aumentano vertiginosamente di anno in anno, quindi caro Ministro, il punto è: non è che magari voi della classe dirigente dovreste incoraggiare i giovani italiani a studiare perché questo governo si sta impegnando per garantire loro una casa ed un buon posto di lavoro, invece di incoraggiarli a studiare perché di lavoro e di case non se ne vede nemmeno l’ombra?

 

Fabrizia Caputo – Agenzia Stampa Italia

 

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