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Monti e le anime morte al potere

(ASI) Lettere in Redazione. Tutti si allineano con Monti che anche da Seul incita alle riforme ,ahimè svantaggiate per i pensionati e lavoratori dipendenti, minacciando di andarsene se non coadiuvato… però ciò solo a parole, copione già scritto e noto!

 

Allora mi sono chiesto, che differenza c’è tra il senatore Monti ed il parlamentare Berlusconi? L’uno mi sembra fotocopia dell’altro che si differiscono, uscendo dalla politica, per un aspetto austero, direi da priore il primo, da intenditore di “casini” l’altro!

Tutti i politicanti, ognuno con diverse espressioni ma uguali nella sostanza, perciò si accodano all’ILLEGITTIMO e ILLEGALE INQUILIINO DI PALAZZO CHIGI anche se… tutti sono disposti a scannarsi per un posto di sottosegretario o sindaco di qui e là per boria d’arrivismo e per il soldo in più che potrebbero intascare per il cumulo delle cariche. In più i kapo di tutti i partiti politici vogliono ormai tornare ad avere più visibilità perché sentono vicine le elezioni, anche se attuate con il “porcellum” che a tutti loro farà comodo qualora dovessero vincerle.

Ma nonostante le tasse, le promesse e le minacce del senatore Monti il Paese è già fallito, e se ciò non dovesse realmente già essere avvenuto economicamente, cosa che penso ma che non so dimostrare, è fallito socialmente. E ciò è altrettanto grave, e forse anche di più!

In quest’odierna struttura sociale, infatti, il numero dei reati “minori” è in aumento come pure il numero dei suicidi tra persone di retto comportamento, il numero dei poveri è in aumento con enorme divario nord-sud, il numero dei disoccupati è altissimo sempre con gran divario nord-sud, e i signori della politica come mestiere, in altre parole del nulla, quelli sempre presenti in TV interpellati da giornalisti ossequienti e apparentemente dolenti, ma pronti con domande sempre prima concordate, ora ci rivelano che il senatore Monti ha asserito che il Paese è pronto!

Ma è pronto a che cosa?

I politicanti di questa classe dirigente ma incapace, le nuove baronie sorte per comparati con banche che lucrano anche sui pensionati con redditi minimi, gli industriali che assai spesso delinquono evadendo i contributi verso uno Stato che però è vessatorio poiché pretende senza mai dare, i preti che pensano solo allo “sterco del diavolo”… stanno scatenando la miseria dei cittadini come nuovi e peggiori don Rodrigo che impongono lo ius laboris che fa loro comodo. E ora, summa lex summa iniuria, sempre la stessa casta vuole anche licenziare per assumere uomini colorati certamente più disperati di quelli già qui natii, e perciò disposti a sopportare salari assai più bassi. Insomma, la casta vuole instaurare la cinesizzazione del lavoro e del Paese, e ci comunicano che siamo pronti!

Sì, siamo ormai pronti con forche e forconi a manifestare civilmente la nostra grade indignazione.

A dimostrazione che i tempi sono maturi, per scatenare questo povero popolo da pastoie che sempre lo attanagliano mentre senza sosta aspetta Godot, questa la sua grande colpa, ci corrono incontro le ultime parole della sig/ra Fornero che comunica: “Ho cercato di essere equa nella distribuzione dei sacrifici”.

Però, cara signora, che strano concetto di equità è il suo. E’ un concetto che strabilia, perché Lei avendo una formazione culturale umanistica dovrebbe meglio conoscerlo e forse praticarlo… e allora mi sussurro che… se per diventare ordinari universitari si deve raggiungere questo livello di compromesso con se stessi, feci assai bene ad abbandonare l’ateneo, sì, perché Lei mi dimostra e avvalora che i più elementari basamenti sociali li ha barattati con la brama di potere poiché di equità non serba nemmeno il ricordo.

Infatti, che Stato è quello che anche Lei rappresenta. Stato che non colpisce certi DELINQUENTI perché ha dato loro il proprio impegno a far pagare solo il 5% di tassazione nell’ipotesi che quel denaro che hanno evaso potesse rientrare; però, al contrario, lo Stato si è appropriato della facoltà di maggiorare la tassazione sui lavoratori più umili intanto che i capitali evasi sono rimasti all’estero, ma sanati. Ora forse rientreranno, centellinati, con la cinesizzazione del lavoro voluto da Lei, dal sig Monti e dalla corte dei miracoli che Vi supporta. So che quella legge sugli “scudati” non la propose Lei, ma so anche che nemmeno Lei come curatrice del benessere dei cittadini ha fatto nulla per loro, anzi, solo verso il volere delle banche Lei si dimostra solerte assecondante.

E ora, questa parte di manovra è sua, Lei propone e permette anche di caricare, sempre sui cittadini, addizionali regionali e comunali che possono raggiungere la cifra di circa € 130 quando il reddito lordo si aggira intorno ai 1700 euro mensili.

Ma con quale onestà intellettuale ci parla di equità, quando Lei e quelli come Lei non sono nemmeno avvicinati dalle storture ideologiche che Lei e gli Altri state ponendo in opera, e di cui, comunque, non Vi rendete partecipi sottomettendovi al regime che state creando!

Dunque, ammetto, un rammarico io l’ho: “Quello di non aver accettato a suo tempo certi compromessi che mi avrebbero permesso di essere inserito nel mondo politico forse parlamentare, perché pensavo che guardarmi allo specchio e specchiarmi nel sorriso di un bambino fosse la massima aspirazione di un uomo. Non sconfesso la scelta, ma mi sono accorto di essere un sognatore che credeva che il sistema si potesse combattere onestamente dal di fuori. “Non è così, purtroppo”!

kiriosomega

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