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Giustizia. Pd: no a salvacondotti per il premier

Ferranti: se Fli coerente pretenderebbe  norme su incandidabilità e non reiterabilità scudo

"Le modifiche al lodo Alfano confermano l'ipocrisia con cui si sta affrontando il tema dello scudo giudiziario per le alte cariche dello Stato.

Il tentativo di rendere digeribile una legge di rango costituzionale che sospende i processi penali per reati comuni anche riguardanti fatti antecedenti l'assunzione della carica rivela sempre più il vizio  d'origine che è quello di essere nata per trovare una scappatoia ai problemi giudiziari di Silvio Berlusconi". Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti che aggiunge: "se il legislatore fosse serio e coerente e avesse veramente a cuore l'effettiva stabilità e serenità della Repubblica avrebbe verificato che in nessun paese europeo esiste un salvacondotto di questa portata e senza limiti per il capo del governo. E la prova è anche nel fatto che nessun emendamento della maggioranza, Fli compresa, è volto a stabilire le incandidabilità per chi ha processi in corso per corruzione e reati contro la pubblica amministrazione né tantomeno che la sospensione non è reiterabile e che quindi, una volta che l'imputato sia cessato dalla carica in atto, deve comunque sottoporsi, come tutti i cittadini, al processo in rispetto del principio per cui  la legge e' uguale per tutti''.

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