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Grecia/Consiglio europeo. Frattini: Non rinvii ma decisioni

(ASI) "E' necessario trovare una soluzione credibile e definitiva che possa dissipare ogni dubbio sulle capacità dell'Ue di sostenere la Grecia e della stessa capacità di Atene di rimanere nell'area Euro". Così una nota della Farnesina riassume quanto detto dal Ministro Franco Frattini, intervenendo alla Camera ad una audizione in vista del prossimo Consiglio europeo di domenica a Bruxelles.

 

"L'Italia- ha proseguito Frattini- si aspetta misure, decisioni e non rinvii. Una parola finale, definitiva sulla Grecia perché non possiamo immaginare l'uscita del Paese dall'Euro. Bisogna mettere fine a tentazioni intergovernative, dobbiamo attribuire un ruolo centrale alla Commissione Ue. Al centro del Consiglio ci sarà anche il tema della crescita: gli Stati membri dovranno indicare le priorità nazionali, convergenti con quelle degli altri Stati membri, riguardo al rigore da un lato e alla crescita e lo sviluppo dall'altro. L'aspetto sostanziale della riforma della governante economica europea è una crescita più forte e duratura dell'Ue con un rilancio dell'occupazione, una sorveglianza multilaterale ed una solidarietà tra gli Stati membri che non riguarda solo la Grecia. Bisogna accelerare sulle politiche di stabilità ma soprattutto di crescita, bisogna incentivare la crescita in una congiuntura economica in cui solo il rigore rischia di non rispondere alle aspettative. L'Italia si aspetta misure, decisioni e non rinvii. Una parola finale, definitiva sulla Grecia perché non possiamo immaginare l'uscita del Paese dall'Euro. Sono favorevole all'ipotesi avanzata dalla Germania di un innalzamento del fondo salva-Stati ma anche alla possibilità di anticipare la sua trasformazione in un meccanismo permanente al 2012. Apprezzo la visione tedesca di un aumento del fondo fino a 1.000 miliardi: il fondo deve essere rafforzato con leve finanziarie e l'obiettivo è aumentarlo", ha concluso il Ministro sottolineando inoltre l'utilità di "anticipare l'entrata in vigore di un meccanismo europeo di stabilità permanente che sostituisca il fondo salva-Stati per eliminare l'incertezza legata alla temporaneità di questo meccanismo: sarebbe un vantaggio".

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