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Palestina. Gualtieri e Panzeri (Pd): Frattini si rivolga a Netanyahu e non ai palestinesi

(ASI) Mentre si attende che Abu Mazen si rechi all'Onu per chiedere il riconoscimento della Palestina come Stato membro, l'argomento di preminente importanza entra nelle agende politiche dei ministri degli Esteri dei Paesi di tutto il mondo. In Italia, il ministro degli Esteri Frattini ha definito un "errore" questa mossa da parte dell'Autorità Nazionale Palestinese e si augura non vi siano sull'argomento "spaccature in seno all'Unione Europea".

Gli eurodeputati del Pd, nonchè membri della Commissione Esteri del PE, Roberto Gualtieri e Antonio Panzeri, hanno redatto una nota per rispondere alla presa di posizione di Frattini.

Il titolare della Farnesina - scrivono - dovrebbe sapere che l’Autorità palestinese è stata costretta a formulare all’Onu la richiesta di riconoscimento del proprio Stato dalla chiusura da parte di Netanyahu di ogni spiraglio per la ripresa di negoziati seri in vista di una soluzione equa del conflitto. Invece di prospettare spaccature all’interno dell’Unione europea, il ministro Frattini provi a volare più alto e a cogliere il fatto che l'Assemblea Generale dell’Onu rappresenta per l’Europa l'opportunità di supportare la legittima aspirazione del popolo palestinese a vedersi finalmente riconosciuto come Stato dalla comunità internazionale e al tempo stesso, a condizionare positivamente il processo di pace. Il diritto dei palestinesi ad uno Stato è un punto fermo della politica dell'Unione europea cosi’ come lo è quello di Israele ad esistere in piena sicurezza. Per questo Frattini, anzichè rivolgersi solo ai palestinesi, - concludono Gualtieri e Panzeri - faccia valere la propria forza diplomatica per spingere Netanyahu ad accelerare una soluzione equa dei negoziati”.

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