(ASI) Il 14 agosto, con singolare tempestività, in risposta al ricorso presentato il giorno prima dai legali della Ong spagnola Open Arms, Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha sospeso e annullato gli effetti della legge, conosciuta come Decreto Sicurezza 2. Provvedimento che in pratica ha aperto i porti italiani ad un'ennesima nave straniera, carica di migranti non autorizzati. Immediata la replica del Governo attraverso il Viminale, che ha inoltrato ricorso al Consiglio di Stato
Ma la novità, inaspettata e di grandissimo rilievo, sta nel fatto che un congruo numero di giuristi e docenti di Università italiane, prime fra tutte Bologna, Firenze, Milano, Modena, Padova, Parma, Pavia, Reggio Emilia, Torino e Venezia, si dichiarano pronti a sottoscrivere e guidare un'azione legale collettiva (class action) contro l'intervento del TAR del Lazio, giudicato “inammissibile, destabilizzatore delle Istituzioni repubblicane” oltre ad aver procurato un “danno erariale da obbligo di sbarco di finti profughi”. In effetti, atti o provvedimenti emanati da Governo nell'esercizio del potere politico non dovrebbero essere impugnabili (articolo 7, comma 1 del Codice del Processo Amministrativo*).
Parallelamente all'iniziativa dei docenti, si starebbero mobilitando singoli cittadini, per sostenere anche economicamente questa azione legale. I prossimi giorni, le prossime ore ci diranno di più.
Fonte:
ttps://www.maurizioblondet.it/salvini-puo-vincere-ancora/
https://www.diritto.it/atto-politico-e-insindacabilita/
Foto: Consiglio di Stato palazzo Spada, autore Lalupa [Public domain] https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Palazzo_spada1.jpg
Nota
* https://www.brocardi.it/codice-del-processo-amministrativo/libro-primo/titolo-i/capo-iii/art7.html