Governo, prove di intesa tra M5S e Pd?

gov2 copy(ASI) - E' stato solo un voto sul calandario dei lavori, chiesto sopattutto dalla Lega, ma ieri si è materializzato in Senato e poi anche alla capigruppo della Camera, il primo asse fra i 5S e il Pd sostenuti da LeU e dalle Autonomie.

Sono stati ben 161 voti contrari il calendario proposto dal centrodestra che va così in minoranza.

Salvini ha così preso la parola nell'emiciclo di Palazzo Madama e ha sfidato Luigi Di Maio sulla questione del taglio dei parlamentari, che si può votare - dice - già il prossimo lunedì. Poi, aggiunge il vicepremier, però tutti al voto. Il leader dei pentastellati risponde così: Bbene procedere con la riforma che riduce di 345 gli eletti ma ora si possono sforbiciare anche gli stipendi. Nessuna preclusione ad andare alle urne questo autunno ma nel rispetto delle prerogative del Quirinale". E a Salvini che chiede lealtà, Di Maio replica così: "I veri amici sono sempre leali".

Intanto, mentre il centrosinistra fatica a trovare una sintesi, sono ore di fibrillazione invece per il centrodestra. Forza Italia, che teme di essere fagocitata dalla Lega e dice di no al listone unico in caso di elezioni anticipate. Da sottolineare il mancato incontro, annunciato in queste ore, tra Salvini e il Cavaliere.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

Continua a leggere