Codici: il Campidoglio finalmente ammette l'emergenza rifiuti, avanti con l'azione per il rimborso Tari

(ASI) Roma - "Non è un concorso fotografico, ma la strada che devono percorrere i romani per chiedere la riduzione della Tari. Un taglio possibile, che secondo la legge può arrivare fino all'80%, e per il quale si sta battendo l'Associazione Codici, impegnata a raccogliere le segnalazioni di cittadini ed imprese che stanno subendo o hanno subito i disagi provocati dall'emergenza rifiuti.

Perché di emergenza si tratta, tanto che se ne stanno accorgendo anche dalle parti del Campidoglio. Di queste ultime ore le dichiarazioni, riportate dal quotidiano Il Messaggero, del Presidente della Commissione Bilancio Marco Terranova, che apre di fatto ai rimborsi.

 

“Sarebbe un segnale istituzionale importante – dichiara in una nota il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – ci aspettiamo che Roma Capitale passi ora dalle parole ai fatti, lasciando perdere le dichiarazioni bellicose di Ama sulla task force di avvocati per combattere i ricorsi”.

 "Anche perché c'è poco da difendersi, considerando non solo il servizio colabrodo, ma anche i costi. Tra le grandi città, la Tari della capitale è infatti quella più alta: nel 2018 una famiglia romana ha pagato in media quasi 400 euro contro i circa 300 della media nazionale. “Numeri che si scontrano con una realtà caratterizzata da continui disservizi – sottolinea nella nota l'Avvocato di Codici Marcello Padovani – e quanto sta accadendo da alcune settimane a questa parte ne è la conferma. Apprezziamo l'apertura del Campidoglio ai rimborsi, ma la nostra azione per chiedere la riduzione della Tari non si ferma. È importante che i romani continuino a fotografare casi di mancata raccolta dei rifiuti, che significa non solo cassonetti pieni di immondizia ma anche sacchetti della spazzatura lasciati a terra dagli operatori. È sufficiente scattare una foto a settimana per dimostrare il disservizio”. Conclude la nota dell'Associazione Codici.

 

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