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Crisi. l'Italia perde prestigio, sovranità e grandi opportunità
 (ASI) Tempi di crisi economica che colpisce il pianeta, molti i fattori che l'hanno generata. Il primo fra tutti è legare il destino dell'umanità all'economia, come se questa materia fosse un'irrinunciabile necessità per la sopravvivenza dell'essere. Poi, altro fattore negativo è l'abdicazione della politica ai poteri forti della finanza.Per cui come Ezra Pound affermava "i  politici sono camerieri dei banchieri".  La conseguenza è che gli Stati Nazionali perdono la sovranità e seguono le strategie volte a favorire i voraci interessi del potere economico mondialista (speculazione finanziaria mirata alle privatizzazioni selvagge, ad acquistare a basso costo del patrimonio e delle aziende strategiche dei paesi industrializzati, azzeramento dello Stato, tagli dello Stato Sociale, Sanità, Scuola Pubblica, etc.etc.). Gli unici che risentano e pagano pesantemente questa recessione sono le classe sociali meno abbienti e il ceto medio, mentre i ricchi diventeranno più ricchi, i politici e governanti mantengono i

Per questo la gente ha perso la fiducia nei politici e nei governanti, che consdera incapaci e corrotti, comunque inutili a fare qualcosa di buono per il popolo e la nazione che sono chiamati a governare.
Nel caso dell'Italia basta vedere il disastro che sta facendo in politica estera l'esecutivo:

1)  spendiamo milioni e milioni di euro per le missioni cosiddette di “pace” all'estero, dove imn pratica mandiamo a moririre i nostri figli per compiacere gli USA e la Nato, ma non siamo capaci di mantenere l'ordine pubblico nemmeno nelle piccole periferie delle città italiane.

2) Ci siamo fatti cacciare dalla Libia dai nostri “alleati” francesi e inglesi, perdendo miliardi di euro di commesse a discapito delle aziende italiane e l'abbiamo supinamente accettato.

3) In questa epoca di dura  congiuntura, abbiamo dovuto privarci anche di importanti affari che facevamo con la Repubblica Islamica dell'Iran, dove, come Italia eravamo il primo paese europeo ad avere un ottima bilancia commerciale a nostro favore. Però, per compiacere le strategie Usa ed Israele in quell'area, abbiamo perso molte opportunità  di proficuo investimento in quel territorio. Così è svanita da poco la possibilità  di fare un vantaggioso contratto valutato 1.5 miliardi di dollari che prevedeva lo sviluppo della terza fase dei giacimenti di Darkhovin, che erano in mano dell' Eni, prima che questa sia stata stata costretta dalla politica italiana, a lasciare l’Iran per ordine degli Usa a seguito delle sanzioni approvate contro l’Iran. Senza contare poi che  la terza fase aveva in programma di produrre 71 mila barili di greggio al giorno per almeno 66 mesi. L’Eni era interessata a sviluppare dopo la prima e la seconda pure la terza fase ma ha dovuto rinunciare a seguito delle ostruzioni del governo italiano, a sua volta sotto pressione Usa per il rispetto delle sanzioni unilaterali imposte dagli americani all’Iran.

 4) Siamo costretti a subire i dictat di Francia-Germania ed osservare le ricette capestro della BCE, perdendo  la nostra sovranità anche economica.

Domanda, signor Frattini quali altri benefici ha portato questa nostra rinuncia? Naturalmente nessuno, prò quel politico, nonostate i fallimenti di tutte le sue strategie è ancora al suo posto, molto probabilmente perchè ben "sostenuto" non solo  dagli amici d'oltreano. La stessa cosa dicasi per l'esecutivo Berlusconi che da queste vicende e da altre  sembra nion uscire bene, anzi peggio del peggio.

L'iItalia vede marginalizzato il suo ruolo all'interno dell'Europa, sta perdendo posizioni anche quello all'interno delle nazioni più industrializzate e nessuno fa nulla per contrastare questa disastrosa deriva. E' proprio vero il detto che ognuno ha il governo che si merita. Infatti, nonostante la difficile situazione, il nostro esecutivo, si permtte il lusso di lasciare ad altri importanti affari che avrebbero permesso alle nostre aziende pubbliche e allo Stato italiano di creare lavoro, incamerare risorse economiche. Liquidità utili per contrastare meglio la crisi economica, senza dover tagliare le spese sociali e mettere nuove tasse alla popolazione. Invece i nostri governanti per incapacità,servilismo o altro hanno agito diversamente e, a mio avviso a danno della gente che dovrebbero tutelare. Eppure, in Italia e non solo, ci troviamo in questa difficile situazione perché, in qualsiasi ambito della società occidentale, sono gli inetti che stanno determinando il nostro futuro....però, le civili coscienze dei popoli sono lente ma quando vedranno in faccia la realtà...allora: “ Picciolo fuoco, gran fiamma secunda” e la rivoluzione sarà come il vento e dei piccoli ed insignificanti uomini anche l'oblio si vergognerà di loro...

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