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 Crisi. Rebecchi(MNP): “Mandiamo a casa il governo Berlusconi e si suoi alleati”
(ASI) In riferimento alla crisi che sta pesantemente colpendo l'Italia e alle soluzioni da adottare n il Dirigente Adriano Rebecchi dell'Ufficio Politico del Movimento Nazional Popolare dichiara “Il Governo ha approvato in fretta e in furia una nuova manovra finanziaria aggiuntiva di ben 45,5 miliardi di euro, una superstangata che si aggiunge a quella pesantissima già decisa nello scorso mese di luglio. Berlusconi non ha trovato di meglio per giustificarsi che la patetica frase: “il nostro cuore gronda sangue perché uno dei vanti del nostro governo era di non aver messo le mani nelle tasche degli italiani”. Invece il cuore degli italiani gronda rabbia ed indignazione!

Perché il multimiliardario Silvio Berlusconi è sceso in politica anche per salvare le sue aziende sommerse di debiti e le ha salvate, se è vero com’è vero che le suddette società hanno avuto in questi anni un crescendo di utili e di attività e questo malgrado la crisi.  Perché in questi anni ci ha mentito ripetendo fino alla noia “che eravamo messi meglio delle altre nazioni” e “che saremmo usciti dalla crisi prima e meglio degli altri”.  Perché le uniche leggi che ha fatto nei 9 anni nei quali ha complessivamente governato, oltre alle leggi “ad personam” che lo interessavano direttamente, sono state i condoni e le sanatorie che hanno premiato gli speculatori, gli evasori, i corrotti, gli esportatori illegali di capitali, la malavita ed il malaffare. Perché le attuali severe misure di rientro nei parametri Deficit-Pil non ci sono state imposte dall’Europa “oggi”, ma erano l’impegno che lo stesso Berlusconi “aveva preso a suo tempo” quando aveva chiesto e ottenuto dall’Europa di sforare alla grande da quei parametri nei quali non riuscivamo a rientrare a causa della crisi e della debolezza della nostra economia.

Un’Europa che ci sta dando un sostanzioso aiuto acquistando grandi quantitativi di Btp che l’Italia emette per far fronte alle spese quotidiane di funzionamento della macchina statale, Btp che però, visto il nostro gigantesco debito pubblico, sono quasi “carta da formaggio” e per collocarli dobbiamo garantire a chi li compra rischiando rendimenti sempre più alti.
Adesso che tutti i nodi vengono al pettine, dovremo pagare e pagare per tanti anni, gli errori e le furbate propagandistiche di questi sedici anni di berlusconismo, concretizzatosi in 9 anni di gestione diretta del potere e in 7 anni di pesante condizionamento dei numericamente deboli e divisi governi di centrosinistra. Quello che personalmente ci indigna e ci fa arrabbiare ancora di più è che Berlusconi ha potuto fare quello che ha fatto grazie anche alle simpatie, all’avallo e alle complicità di molti ambienti della cosiddetta Area,della destra antagonista quella cioè al di fuori di Alleanza Nazionale.

Chi per anticomunismo. Chi per pregresse simpatie per l’inesistente e utopica terza via socialista craxiana, che li ha portati a tifare per il “grande amico” di Craxi e per la sua ancora più inconsistente e fasulla terza via di politica internazionale. Chi per giusta avversione al mondo delle Banche e della Finanza, pur sapendo, perché non poteva non sapere, che Berlusconi ed il suo socio Ennio Doris sono gli unici veri banchieri in Italia, perché loro non sono Presidenti o Amministratori delegati eletti da consigli o assemblee di azionisti, ma sono gli unici e soli proprietari della Banca Mediolanum e del suo annesso impero.

Qualche giorno fa un componente dell’Ufficio Politico del MNP ha concluso il suo intervento sulle vicende della crisi dicendo che per il bene dell'Italia, Berlusconi “Deve essere politicamente mandato a casa insieme ai suoi alleati””

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