Milano. ATM, Sardone(Lega): "Presentati 30 emendamenti contro gli inacetabili e ingiustificati rincari dela sinistra"

(ASI) Milano - “Oggi in Consiglio comunale si apre la discussione sugli emendamenti alla delibera Atm. Nonostante le proteste dei cittadini, costretti a subire il secondo rincaro da parte della sinistra in otto anni, l’amministrazione Sala in questi mesi ha sempre tirato dritto giustificando il nuovo aumento con un miglioramento del servizio che però non è mai stato realmente spiegato. Cosa verrà fatto per la sicurezza?

Cosa verrà fatto per aumentare la frequenza dei mezzi nei fine settimana e nel periodo estivo? Cosa verrà fatto per ridurre a zero le brusche frenate che in questi mesi hanno mandato all’ospedale diversi passeggeri? Ricordo al sindaco che l’ultimo bilancio di Atm ha certificato che l’azienda ha 38 milioni di euro di dividendi: il Comune li ha lasciati ad Atm, senza incassarli, ma ha deciso che il biglietto e gli abbonamenti aumenteranno lo stesso. Tra l’altro i rincari arrivano praticamente in concomitanza con la partenza di Area B: la sinistra vuole incentivare la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico e poi mette le mani nelle tasche dei cittadini aumentando le tariffe dei mezzi pubblici!”. Così in una nota Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “Per contrastare questa delibera ho depositato oltre 300 emendamenti: è una battaglia popolare a difesa dei milanesi e di chi viene da fuori per lavoro. Chiedo l’introduzione di un biglietto breve a prezzo minore per chi percorre un certo numero di fermate o di chilometri; chiedo che i cittadini dell’hinterland non vengano penalizzati sugli abbonamenti (per gli anziani e gli invalidi non residenti a Milano non sono previsti sconti); chiederò in generale che tutte le tariffe vengano ritoccate al ribasso perché non è possibile che dopo Pisapia i cittadini vengano tartassati ancora una volta. Ogni giorno – continua Silvia Sardone – non vengono pagate 400 multe a Milano tra metropolitana e mezzi di superficie per un ammanco di ben 5 milioni di euro nel 2018, senza ovviamente considerare tutti i portoghesi che scavalcano i tornelli e spesso aggrediscono pure i dipendenti Atm perché osano invitarli a timbrare il biglietto. Anziché aumentare il costo dei ticket perché non si contrasta seriamente l’evasione? Si facciano pagare quelli che non lo fanno, non si mettano le mani nelle tasche di chi già lo fa e sarà costretto a farlo due volte. Per rendere difficile la vita ai furbetti si potrebbe reintrodurre la figura del bigliettaio sui mezzi di superficie, oppure pensare all’installazione di macchinette che diano la possibilità ai passeggeri di comprare i biglietti a bordo. Oppure ancora valutare l’ipotesi di mettere dei tornelli in entrata su tram e bus e alzare delle alte barriere ai tornelli di tutte le stazioni della metropolitana”.

Continua a leggere